L’Importanza dell’Epistemologia

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L’importanza dell’Epistemologia

Qual è il giusto posto dell'epistemologia - la teoria della conoscenza - in una genuina filosofia Cristiana?

Ne è il fondamento, o deve essere messa sullo stesso piano delle altre tre branche della filosofia, ovvero la metafisica - la teoria della realtà -, l'etica - la teoria della condotta - e la politica - la teoria del governo? La questione non è se queste siano tra di loro correlate, perché lo sono certamente, ma: Quale è quella che viene logicamente per prima? Quale è il nostro fondamento?

Il lettore occasionale può a questo punto chiedersi: "E quindi? Ha davvero così tanta importanza?".

Come ci hanno insegnato Calvino, l'Assemblea di Westminster e Gordon Clark, la risposta è sì, ha importanza, eccome.

Perché? Semplicemente perché il nostro punto di partenza è fondamentale, cruciale.

Se qualcuno pretende di partire dalla metafisica dobbiamo chiedergli: "Come sai tu che la tua è la vera teoria della realtà?"

O se qualcuno desidera cominciare dall'etica la domanda è: "Come sai cosa è giusto e cosa è sbagliato, e cosa di deve fare in questa o quella situazione? Qual è lo standard?" Senza uno standard, una base per credere, non si potrà mai sapere cosa sia la realtà, o cosa sia giusto o sbagliato.

Il primo problema è sempre il problema epistemologico.

Questa non è una questione di lana caprina, un pedante esercizio accademico, ma è un argomento di grande importanza. Per questo Calvino nelle sue Istituzioni inizia con l'epistemologia. Non inizia con la metafisica discutendo della natura della realtà e da qui provare l'esistenza di Dio. Nè inizia con uno studio della Legge di Dio (etica), ma il suo punto di partenza è l'epistemologia, ovvero la conoscenza di Dio e di noi stessi.

Lo stesso è per la Confessione di Fede di Westminster. Il capitolo 1 parla "delle Sacre Scritture", ed è solo dopo aver stabilito i 66 libri dell'Antico e Nuovo Testamento come punto di partenza della teologia Cristiana che la Confessione continua con il trattare la dottrina di Dio (metafisica) nei capitoli dal 2 al 5 e la dottrina della legge (etica) nel capitolo 19.

In una autentica filosofia Biblica le branche della metafisica e dell'etica devono necessariamente seguire l'epistemologia. Anche la soteriologia - la teoria della salvezza - è una branca dell'epistemologia. Non è una branca della metafisica perché l'uomo non viene deificato quando viene salvato. Nè è una branca dell'etica perché l'uomo non è salvato facendo il bene. La salvezza è per grazia mediante la sola fede (Efesini 2:8-10). E la fede è credere la verità, come rivelata da Dio nelle Scritture.

L'epistemologia è fondamentale, ed è un grave errore non darle il suo giusto posto.


Stralciato da una recensione di Gary W. Crompton de "Van Til's Apologetic: Readings and Analysis" di Greg L. Bahnsen Traduzione dall’Inglese di Giampiero Giancipoli

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