Catmagwest106
From Diwygiad
106. D. Cosa ci è insegnato in modo speciale con queste parole 'davanti a me' nel primo comandamento?
R. Queste parola 'davanti a me' o 'davanti al mio volto', nel primo comandamento, ci insegnano che Dio, che vede tutte le cose, nota particolarmente, e ne è molto dispiaciuto, del peccato di avere un qualunque altro Dio. Tali espressioni sono un argomento per dissuaderci da esso, e per renderlo ancora più grave come la provocazione più impudente. Inoltre, queste parole sono usate anche per persuaderci a fare tutto ciò che facciamo al Suo servizio giacché siamo costantemente sotto i Suoi occhi.
Riferimenti biblici
- Dio vede ed è grandemente dispiaciuto del peccato di avere altri dei. "Egli mi disse: «Figlio d'uomo, alza ora gli occhi verso il settentrione». Io alzai gli occhi verso il settentrione, ed ecco che al settentrione della porta dell'altare, all'ingresso, stava quell'idolo della gelosia. Egli mi disse: «Figlio d'uomo, vedi ciò che fanno costoro? le grandi abominazioni che la casa d'Israele commette qui, perché io mi allontani dal mio santuario? Ma tu vedrai altre abominazioni ancora più grandi»" (Ezechiele 8:5-6); "Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio, e avessimo teso le mani verso un dio straniero, Dio, forse, non l'avrebbe scoperto? Infatti, egli conosce i pensieri più nascosti" (Salmo 44:20-21).
- Dato che Dio vede e conosce ogni cosa, dovremmo rammentarci di questo e renderci conto che dobbiamo vivere e lavorare "sotto i Suoi occhi". "E tu, Salomone, figlio mio, riconosci il Dio di tuo padre e servilo con cuore integro e con animo volenteroso; poiché il SIGNORE scruta tutti i cuori e penetra tutti i disegni e tutti i pensieri. Se tu lo cerchi, egli si lascerà trovare da te; ma, se lo abbandoni, egli ti respingerà per sempre" (1 Cronache 28:9).
- Un servitore di Dio che ha vissuto e lavorato consapevole di essere "sotto i Suoi occhi". "Elia rispose: «Com'è vero che vive il SIGNORE degli eserciti di cui sono servo, oggi mi presenterò ad Acab»" (1 Re 18:15).
- Tutte le cose sono viste e conosciute da Dio. "E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto" (Ebrei 4:13).
Commento
Tutta la nostra vita è vissuta "davanti a Dio", "sotto i Suoi occhi". Tutta la nostra vita, inclusi pensieri, parole ed opere, come pure la condizione del nostro cuore, del nostro intimo, è sempre osservata e conosciuta da Dio. ""E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto" (Ebrei 4:13). In negativo, non è possibile sfuggire dalla presenza di Dio perché Dio è dovunque e conosce ogni cosa. Non è possibile nascondergli alcunché.
In positivo, come cristiani dobbiamo vivere e servire Dio sempre "davanti a Lui", cioè rendendoci conto che Dio vede ed osserva ogni dettaglio della nostra vita. Questo dovrebbe servire a farci ancor più odiare e temere il peccato, e cercare di amare e servire Dio coscienziosamente, momento dopo momento e giorno dopo giorno.
Ci sono diversi esempi biblici di persone che, pateticamente, avevano cercato di nascondersi da Dio: Adamo ed Eva (Genesi 3:8), Giona (Giona 1:3). Adamo ed Eva avevano cercato di nascondersi da Dio perché la loro coscienza li rimordeva avendo fatto proprio ciò che Dio aveva loro proibito e avrebbero voluto sottrarsi alla Sua condanna. Giona aveva uno spirito ostinato e disubbidiente e non era disposto ad ubbidire a ciò che Dio gli aveva ordinato, Imparano così che è impossibile sfuggire dalla presenza di Dio e che dovunque fossero andati, qualunque cosa avessero fatto, Dio li avrebbe seguiti.
Quando, così leggiamo nel primo comandamento l'espressione "davanti a me" dovremmo soffermarci a considerare se noi in qualche modo ci siamo macchiati del peccato di avere un qualche altro dio e renderci conto come questo peccato sia visto e conosciuto dal vero Dio. Solo questo dovrebbe avere su di noi l'effetto di persuaderci a ravvederci dal nostro peccato volgendoci al Dio vero e vivente.
Indubbiamente l'amare qualcosa o qualcuno più di Dio è "la provocazione più impudente" alla Sua maestà.
Ulteriori questioni
Come dovremmo rispondere a chi ci dice che Dio è troppo grande per curarsi di ciò che noi facciamo o di vedere se noi gli rendiamo culto oppure meno, oppure troppo grande per curarsi se noi adoriamo un dio diverso da Lui?.
La Scrittura ci insegna che non c'è nulla per Dio di troppo grande che Egli non possa controllare, e nulla di troppo piccolo che sfugga al Suo interesse ed attenzione. Dio è il Creatore ed il Reggitore di ogni cosa, sia grande che piccola. Inoltre l'importanza di qualcosa ai Suoi occhi non dipende dalla sua dimensione o peso. Gli esseri umani sono creature di Dio, fatte a Sua immagine, soggette alla Sua legge morale, e la Parola di Dio ci insegna che ogni nostro pensiero, parola ed opera è soggetta al giudizio di Dio.