Articoli12/Nella tua vita un miracolo
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Nella tua vita può avvenire un miracolo
Quando si pensa alla parola miracolo, diversi sono i pensieri che sorgono nella nostra mente. Forse pensiamo alla realizzazione di un nostro grande desiderio e preghiera, ma che riteniamo praticamente impossibile: miracolo, quindi, diventa sinonimo di “cosa impossibile”. Altre volte pensiamo ai miracoli ingannevoli che ci vengono contrabbandati in alcuni ambienti e che sono solo manipolazioni di illusioni e di “pii desideri”. Talvolta accade, è vero, ciò che sarebbe stato normalmente impensabile, ma finiamo per ritenerlo spesso “un caso” dovuto alla “concomitanza di fattori”. Quando pensiamo a “miracolo”, quindi, prevale in noi scetticismo ed incredulità e “chi ci crede” riteniamo che sia “solo un credulone”.
Iddio, essendo libero e sovrano, però, può compiere se, come, dove e quando vuole, ciò che va al di là di quanto riteniamo normale. Per noi la cosa, fortunatamente o sfortunatamente, non è controllabile, ma i miracoli esistono.
Che cos’è che potremmo considerare “il più grande miracolo”? Se ci atteniamo, come sempre dovremmo, alle Sacre Scritture (perché è solo nella loro prospettiva che possiamo ragionare in modo corretto) ce n’è uno che potremmo considerare così. Si tratta della conversione, la totale trasformazione dell’impostazione di fondo della vita di una persona che passa, così, dall’incredulità alla fede, dalla ribellione a Dio al Suo servizio, da una vita immorale rispetto ai criteri di Dio alla conformità alla volontà rivelata di Dio. Non c’è nulla di più desiderabile, per noi stessi e per gli altri, che la conversione autentica a Dio. Essa, però, rimane un miracolo, perché solo Iddio può trasformare radicalmente la vita di una persona. Questo non è in nostro potere di fare.
Pensate alla conversione di colui che conosciamo come l’apostolo Paolo. Egli scrive: “…prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento” poi Dio, nella Sua misericordia l’ha attirato alla fede nel Salvatore Gesù Cristo e l’ha trasformato in una persona nuova. Da miserabile peccatore qual era, Egli l’ha trasformato in uno dei principali strumenti del Suo Evangelo. Chi l’avrebbe mai immaginato? Chi l’avrebbe mai ritenuto possibile? Nessuno “ci avrebbe mai scommesso un centesimo” su di questo. E’ stato un miracolo: “… misericordia mi è stata usata, perché agivo per ignoranza nella mia incredulità” (1 Ti. 1:13). Si tratta di uno fra i tanti simili casi avvenuti nel corso della storia e che ancora avvengono.
Le Sacre Scritture lo chiamano “il miracolo della nuova nascita”, che Dio opera soprattutto attraverso la parola dell’Evangelo (scritta o predicata), parola che improvvisamente diventa, per una persona, potentemente persuasiva tanto da trasformarla. L’apostolo Pietro scrive a dei cristiani in questi termini: “siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio” (1 Pietro 1:23).
Conversione è “nascere alla fede” non come risultato di sforzi e tecniche umane: “…i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio” (Giovanni 1:13). La salvezza eterna di una persona è “Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio” (Zaccaria 4:6). Hai mai fatto l’esperienza di questo miracolo?
Il miracolo della conversione cambia il destino eterno di una persona: dalla sua tragica ed eterna separazione da Dio, ciò che la Bibbia chiama inferno, inevitabile conseguenza del peccato, destinandola, per grazia, a ciò che la Bibbia chiama paradiso. La Bibbia, infatti, dice: “…se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco” (Apocalisse 20:15). Questa è la sorte degli “increduli” (Apocalisse 21:8), d’accordo o meno che siate su questo. E’ possibile però sfuggire a questo destino e vedersi rivolgere dalla Scrittura espressioni come queste: “…a causa della speranza che vi è riservata nei cieli, della quale avete già sentito parlare mediante la predicazione della verità del vangelo” (Colossesi 1:5). Hai tu questa speranza, o meglio, certezza?
Il Signore e Salvatore Gesù Cristo ha promesso di tornare a prendere con Sé coloro che Gli appartengono, coloro che Dio gli ha affidato affinché in Lui trovassero grazia e salvezza. Prima di ascendere al cielo, Gesù disse: “Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi” (Giovanni 14:2,3). Sei tu fra le persone a cui Cristo rivolge queste parole?
Sono le stesse Scritture che dicono: “…E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo. Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita” (1 Giovanni 5:11). Cristo, infatti, è morto volontariamente sulla croce per pagare il prezzo della salvezza, ma è risorto, sconfiggendo il peccato e la morte: “…se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato” (Romani 10:9).
Desideri di tutto cuore “mettere le cose a posto” fra te e Dio? Desideri farlo nei termini che le Sacre Scritture indicano (gli unici possibili perché quel che vale non sono le opinioni umane ma ciò che Dio ha rivelato)? Allora sii persuaso di questo: “Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato” (Romani 10:13), come pure: “Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori;” (Giovanni 6:37). Avvicinati al Cristo delle Sacre Scritture, conoscilo, seguilo e vedrai un miracolo avvenire nella tua vita.
Se non conosci Gesù Cristo come tuo personale Signore e Salvatore, è mia preghiera che tu accolga il Suo dono di salvezza, che Dio ti dia il volere e la capacità di agire oggi stesso, che Dio operi in te questo miracolo. “…infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo” (Filippesi 2:13).
Paolo Castellina .
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