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D/R 33 - indice - D/R 35


D. In che modo il Patto di Grazia era amministrato durante l'Antico Testamento?

R. Il Patto di Grazia durante l'Antico Testamento era amministrato tramite promesse, sacrifici, la Pasqua, ed altre figure ed ordinanze. Tutti queste prefiguravano il Cristo che sarebbe venuto ed erano per quel tempo sufficienti ad edificare gli eletti nella fede nel promesso Messia, attraverso il quale essi avevano piena remissione dei peccati e salvezza eterna.

Riferimenti biblici

  • Cristo è servitore o ministro della dispensazione dell'Antico Testamento. "Infatti io dico che Cristo è diventato servitore dei circoncisi a dimostrazione della veracità di Dio per confermare le promesse fatte ai padri" (Romani 15:8).
  • Cristo è il vero messaggio dell'Antico Testamento. "... affinché vengano dalla presenza del Signore dei tempi di ristoro e che egli mandi il Cristo che vi è stato predestinato, cioè Gesù ... Tutti i profeti, che hanno parlato da Samuele in poi, hanno anch'essi annunciato questi giorni" (Atti 3:20,24).
  • La legge era un'ombra delle cose venture. "La legge, infatti, possiede solo un'ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Dio" (Ebrei 10:1).
  • Abraamo è stato salvato mediante la giustizia imputata per mezzo della fede. "...poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia" (Romani 4:11).
  • Cristo è il vero significato della Pasqua. "Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata" (1 Corinzi 5:7).
  • I credenti dell'Antico Testamento "da lontano" vedono ed abbracciano le promesse dell'Evangelo di Cristo. "Tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra" (Ebrei 11:13).
  • L'Evangelo è stato anticamente predicato ad Abraamo. La sua fede è essenzialmente la stessa della fede dei credenti del Nuovo Testamento. "Riconoscete dunque che quanti hanno fede sono figli d'Abraamo. La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunciò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni». In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo ... affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso" (Galati 3:7-9,14).

Commento

Nel linguaggio biblico "ministro" corrisponde essenzialmente al concetto di "servitore". Si potrebbe illustrare il concetto con l'immagine di un cameriere che serve i clienti di un ristorante portando alla loro tavola il cibo. "Amministrare il Patto di Grazia" significa portare (con la parola o con gesti simbolici) la sostanza, i benefici, del Patto di Grazia a coloro che ne sono beneficiari, al popolo dei credenti, rammentarli, presentarli. Il Patto della Grazia, perciò, veniva annunciato, proposto, attualizzato al popolo eletto, Israele, durante l'Antico Testamento, in svariati modi. Questa D/R del catechismo li identifica nella seguente maniera:

1) Promesse e profezie. Si tratta delle esplicite promesse di Dio registrate nei libri sacri che noi conosciamo come Antico Testamento. Esse venivano lette e spiegate al popolo per nutrire la sua fede.

2) L'istituzione dei sacrifici (di animali o di primizie) soprattutto per il perdono dei peccati.

3) L'istituzione della Pasqua.

4) Altre figure ed ordinanze sacre. Il termine "figure" è anche tradotto con "tipi". Esse si distinguono, però, dai "simboli". I simboli sono segni arbitrari usati per denotare qualcos'altro. Diciamo, così, che nella cerimonia dell'unzione nell'Antico Testamento, l'olio era simbolo dello Spirito Santo. Nella Cena del Signore, il pane ed il vino sono simboli del corpo e del sangue del Signore. Dopo il diluvio universale l'arcobaleno era simbolo delle promesse di Dio nel Suo patto. Nella Bibbia spesso il numero 7 è simbolo di perfezione ed il numero 12 di completezza. In Apocalisse 13 il numero 666 è simbolo della Bestia. Una figura o tipo, però, differisce dal simbolo nel fatto che la figura (o tipo) non è usata arbitrariamente per significare qualcos'altro. C'ì una somiglianza reale e meno ovvia fra il "tipo" e "l'antitipo" (adempimento del tipo). C'è così un'ovvia somiglianza fra Melchisedec e Cristo nella sostanza che vi è tipificata. Non c'è però una somiglianza ovvia fra l'olio e lo Spirito Santo, né fra l'arcobaleno e la promessa di Dio di non distruggere più la terra con un diluvio.

Lo scopo dei sacrifici, figure, ordinanze ecc. dell'Antico Testamento era quello di rivolgere l'attenzione al futuro Messia (o Cristo), il Redentore venturo. Questo non significa che ogni ordinanza indicasse direttamente Cristo stesso. Significa piuttosto che tutte le figure (o tipi) indicavano un qualche aspetto dell'opera salvifica di Cristo. Per esempio, la malattia della lebbra è chiaramente trattata nell'Antico Testamento come simbolo del peccato. E' così che le varie regole e pratiche al riguardo della malattia della lebbra, la sua impurità ecc. erano intese a mettere in rilievo quanto il peccato sia brutto e dannoso, come pure per mostrare al popolo il loro bisogno di esserne liberati da parte di Do. E' in questo modo che i regolamenti dell'Antico Testamento al riguardo del trattamento della lebbra indicavano il Cristo venturo.

Promesse, profezie, figure, sacrifici ed altre ordinanze erano sufficienti per quel tempo ad edificare la fede degli eletti nel Redentore promesso. Potremmo paragonare queste ordinanze dell'Antico Testamento



L'Antico Testamento è colmo di promesse o profezia al riguardo di un futuro Redentore. A titolo di esempio ne indichiamo solo alcune.

"" (Genesi 3:15).
"" (Genesi 49:10).
"" (Numeri 24:17).
"" (Deuteronomio 18:15).
Salmi 2, 22, 45, 110.
"" (Isaia 9:6-7).
"" (Zaccaria 9:9-10).
"" (Malachia 3:1).

La Pasqua e l'istituzione dei sacrifici prefiguravano quello che avrebbe compiuto Cristo.

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