Gallicana12

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XII. Noi crediamo che da questa generale corruzione e condanna in cui sono immersi tutti gli uomini Dio ritira coloro che egli, secondo il suo eterno e immutabile consiglio, ha eletto per sua sola bontà e misericordia nel nostro Signore Gesù Cristo, senza alcuna considerazione per le loro opere (Gr. 1:5; Ro. 8:28-30 e tutto il cap. 9; Ef. 1:4-5; Ro. 3:28; 2 Ti. 1:9; Tt. 3:5), lasciando gli altri in questa stessa corruzione e condanna, per mostrare in essi la sua giustizia (Es. 9:16; Ro. 9:22; 2 Ti. 2:20), come nei primi fa risplendere le ricchezze della sua misericordia (Ef. 1:7; Ro. 3:22-23; 9:23). In effetti, gli uni non sono migliori degli altri finché Dio non li distingue secondo il suo immutabile disegno che egli ha stabilito in Gesù Cristo prima della creazione del mondo (Ef. 1:4; 2 Ti. 1:9) e nessuno, d'altronde, potrebbe introdursi ad un tale bene con le sue proprie forze, visto che per natura noi non possiamo avere un solo buon movimento, sentimento o pensiero, fino a quando Dio non ci abbia anticipati e ci abbia a ciò disposti (Gr. 10:23; Ro. 9:16; Ef. 1:4-5; 2 Ti.1:9: Fi. 2:13; Tt. 3:3).

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