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indice - settima domenica


Sesta domenica

16. D. Perché deve essere un vero uomo, e che sia giusto?

R. Egli deve essere un vero uomo perché la giustizia di Dio esige che la (stessa) natura umana, la quale ha peccato, paghi per il npeccato (48); Egli deve essere un uomo giusto “perché un uomo che fosse egli stesso peccatore non potrebbe pagare per gli altri” (49).

17. D. Perché deve essere al tempo stesso vero Dio?

R. Egli deve essere vero Dio affinché con la potenza della Sua divinità (50) possa sopportare il peso dell’ira di Dio51 nella Sua umanità e acquistarci e renderci la giustizia e la vita (52).

18. D. Ma chi è questo Mediatore che è al tempo stesso vero Dio e un vero uomo che sia giusto?

R. Nostro Signore Gesù Cristo53, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione (1 Corinzi 1:30).

19. D. Da dove sai tu questo?

R. Dal santo Evangelo, che Dio stesso ha anzitutto rivelato nel paradiso [terrestre] (54), che ha poi fatto annunciare dai santi patriarchi (55) e dai profeti (56), prefigurare dai sacrifici e dalle altre cerimonie della legge (57) e che ha, infine, portato a compimento attraverso il Suo unico e diletto Figlio (58).

Riferimenti biblici

  • (48) "Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge. Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la trasgressione di uno solo, molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti" (Ro. 5:12-15); "Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti" (1 Co. 15:21); "Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita. Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abraamo" (Eb. 12:14-16).
  • (49) "Infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli; il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto sé stesso" (Eb. 7:26,27); "Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito" (1 Pi. 3:18).
  • (50) “Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti” (Is. 9:6).
  • (51) "Poiché il SIGNORE, il tuo Dio, è un fuoco che divora, un Dio geloso" (De. 4:24); "Chi può resistere davanti alla sua indignazione? Chi può sopportare l'ardore della sua ira? Il suo furore si spande come fuoco e le rocce si schiantano davanti a lui" (Na. 1:6); "Se tieni conto delle colpe, Signore, chi potrà resistere?" (Sl. 130:3).
  • (52) "Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti" (Is. 53:5); "Egli vedrà il frutto del suo tormento interiore, e ne sarà saziato; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità" (Is. 53:11); "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Gv. 3:16); "Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui" (2 Co. 5:21).
  • (53) "Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati». Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi»" (Mt. 1:21-23). "Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore" (Lu. 2:11); "Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo ... Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria" (2 Ti. 2:5; 3:16).
  • (54) “Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno»” (Ge. 3:15).
  • (55 "Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra» ... Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce» ... Lo scettro non sarà rimosso da Giuda, né sarà allontanato il bastone del comando dai suoi piedi, finché venga colui al quale esso appartiene e a cui ubbidiranno i popoli"(Ge. 12:3; 2:18; 49:10).
  • (56) Leggere Isaia 53; "«Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò sorgere a Davide un germoglio giusto, il quale regnerà da re e prospererà; eserciterà il diritto e la giustizia nel paese. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con il quale sarà chiamato: SIGNORE nostra giustizia" (Gr. 23:5,6); "Quale Dio è come te, che perdoni l'iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia. Egli tornerà ad avere pietà di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati. Tu mostrerai la tua fedeltà a Giacobbe, la tua misericordia ad Abraamo, come giurasti ai nostri padri, fin dai giorni antichi" (Mi. 7:18-20); "Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome»" (At. 10:43); "Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti" (Eb. 1:1).
  • (57) "I figli del sacerdote Aaronne metteranno del fuoco sull'altare e disporranno della legna sul fuoco" (Le. 1:7 ); "Infatti, se credeste a Mosè, credereste anche a me; poiché egli ha scritto di me" (Gv. 5:46); "La legge, infatti, possiede solo un'ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Dio. Altrimenti non si sarebbe forse cessato di offrirli, se coloro che rendono il culto, una volta purificati, avessero sentito la loro coscienza sgravata dai peccati? Invece in quei sacrifici viene rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati; perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati. Ecco perché Cristo, entrando nel mondo, disse: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta ma mi hai preparato un corpo; non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, vengo" (nel rotolo del libro è scritto di me) "per fare, o Dio, la tua volontà"». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici, né offerte, né olocausti, né sacrifici per il peccato» (che sono offerti secondo la legge), aggiunge poi: «Ecco, vengo per fare la tua volontà». Così, egli abolisce il primo per stabilire il secondo. In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta un volta per sempre" (Eb. 10:1-10).

(58) "poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono" (Ro. 10:4). "ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione" (Ga. 4:4,5); "che sono l'ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo" (Cl. 2:17).


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