Cfw-32

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32. LO STATO DELL'UOMO DOPO LA MORTE E LA RISURREZIONE DEI MORTI

1. Il corpo della persona umana dopo la morte ritorna in polvere, e vede la corruzione (556), il suo spirito, però, che non muore non dorme avendo sussi­stenza immortale, immediatamente ritorna a Dio che l'ha da­to (557). Gli spiriti dei giusti, resi perfetti in santità, vengono ricevuti al di sopra di tutti i cieli. Là essi contemplano il volto di Dio nella luce e nella gloria, attendendo la piena redenzione del loro corpo (558). Gli spiriti dei malvagi vengono invece gettati nell'Ades dove rimangono nei tormenti e nelle tenebre, là serbati per il gran giorno dei giudi­zio (559). La Scrittura non riconosce alcun altro luogo oltre a questi due per gli spiriti separati dal corpo.

  • (556) Ge. 3:19; At. 13:36.
  • (557) Lu. 23:43; Ec. 12:7,9.
  • (55­8) Eb. 12:23; 2 Co. 5:1,6,8; Fl. 1:23; At. 3:21; Ef. 4:10.
  • (559) Lu. 16:23,24; At. 1:25; Gd. 6, 7; 1 Pi. 3:19.

2. Nell'ultimo giorni, coloro che saranno trovati in vita, non morranno, ma verranno mutati (560). Tutti i morti risorgeranno con il loro proprio corpo e non con un altro, anche se esso sarà qualitativamente diverso da prima, e questi corpi saranno riuniti ai loro spiriti per sempre (561).

  • (560) 1 Te. 4:17; 1 Co. 15:51,52.
  • (561) Gb. 19:26,27; 1 Co. 15:42‑44.

3. I corpi degli ingiusti saranno, per la potenza di Cristo, risuscitati ad una condi­zione di disonore; i corpi dei giusti, per il suo Spirito, ad una condi­zione di onore, e saranno resi conformi al corpo della sua gloria (562).

  • (562) At. 24:15; Gv. 5:28,29; 1 Co. 15:43; Fl. 3:21.

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