Catminwest054
From Diwygiad
54. D. Che cosa si prescrive nel terzo comandamento?
R. Nel terzo comandamento si prescrive l'uso santo e riverente dei nomi, titoli, attributi, ordinanze, Parola, ed opere di Dio.
Riferimento biblico
- "Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome" (Matteo 6:9);
- "Se non hai cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, se non temi questo nome glorioso e tremendo del SIGNORE tuo Dio" (Deuteronomio 28:58);
- "Cantate a Dio, salmeggiate al suo nome, preparate la via a colui che cavalca attraverso i deserti; il suo nome è il SIGNORE; esultate davanti a lui" (Salmi 68:4);
- "...e cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell'Agnello, dicendo: «Grandi e meravigliose sono le tue opere, o Signore, Dio onnipotente; giuste e veritiere sono le tue vie, o Re delle nazioni. Chi non temerà, o Signore, e chi non glorificherà il tuo nome? Poiché tu solo sei santo; e tutte le nazioni verranno e adoreranno davanti a te, perché i tuoi giudizi sono stati manifestati»" (Apocalisse 15:3-4);
- "Ma dall'oriente all'occidente il mio nome è grande fra le nazioni; in ogni luogo si brucia incenso al mio nome e si fanno offerte pure; perché grande è il mio nome fra le nazioni», dice il SIGNORE degli eserciti ... «Maledetto il disonesto che ha nel suo gregge un maschio, e offre in sacrificio al SIGNORE una bestia difettosa! Poiché io sono un Re grande», dice il SIGNORE degli eserciti, e il mio nome è tremendo fra le nazioni" (Malachia 1:11,14);
- "Io ti celebrerò con tutto il mio cuore, davanti agli dèi salmeggerò a te. Adorerò rivolto al tuo santo tempio e celebrerò il tuo nome per la tua bontà e per la tua fedeltà; poiché tu hai reso grande la tua parola oltre ogni fama" (Salmi 138:1-2);
- "Pensa piuttosto a lodare le sue opere; gli uomini le celebrano nei loro canti," (Giobbe 36:24).
Commento
Il secondo comandamento ci insegnava il modo in cui dobbiamo rendere a Dio il culto che Gli è dovuto; ora il terzo comandamento ci insegna quale deve esserne l'atteggiamento. "Ora dunque temete l'Eterno, e servitelo con integrità e fedeltà" (Giosuè. 24:14). Il nome di Dio non è un semplice vocabolo, rappresenta ciò che Egli ha rivelato di Sé, la Sua Persona.
Se siamo coscienti di chi Lui sia è chiaro che non potremmo che avere sempre di Lui il massimo rispetto in pensiero, parola ed opera. Dobbiamo vivere coscienti di essere alla Sua presenza, e quindi tutto quello che facciamo, diciamo o pensiamo deve darGli gloria. Non è solo questione di pronunciare parole offensive, è tutto quello che noi siamo che non dovrà mai esserGli offensivo.
Il comandamento ci esorta ad essere sempre coscienti di chi Lui è e di chi siamo noi (sue creature salvate per grazia), creature alle quali è rivolta una speciale vocazione e che sono chiamate ad esserne sempre coerenti.