Catminwest097

From Diwygiad

(Difference between revisions)
(Created page with 'D/R 96 - indice - D/R 98 ----')
Line 1: Line 1:
[[catminwest096|D/R 96]] - [[catminwest|indice]] - [[catminwest098|D/R 98]]
[[catminwest096|D/R 96]] - [[catminwest|indice]] - [[catminwest098|D/R 98]]
----
----
 +
97. D. Che cosa si prescrive per ricevere degnamente la Cena del Signore?
 +
 +
R. Si richiede da essi che partecipino degnamente alla Cena del Signore, che (1) si esami­nino per vedere se essi vi riconoscono il corpo del Signore, (2) se hanno fede di nutrirsi di Lui, (3) se si sono ravveduti, (4) se hanno amore e una nuova obbedienza; altrimenti, se venissero indegnamente, essi mangerebbero e berrebbero la loro propria condan­na.
 +
 +
== Riferimenti biblici ==
 +
 +
* "" (1 Corinzi 11:28,29);
 +
* "" (2 Corinzi 13:5);
 +
* "" (1 Corinzi 11:31);
 +
* "" (1 Corinzi 10:16,17);
 +
* "" (1 Corinzi 5:7,8);
 +
* "" (1 Corinzi 11:28,29).
 +
 +
== Commento ==
 +
 +
Gli elementi della S. Cena sono e rimangono pane e vino. Non c'è presenza fisica del Signore, non vi è alcun miracolo. Solo coloro che ricevono questi segni e simboli con vera fede, partecipa­ no spiritualmente ai benefici dell'unico sacrificio di Cristo.
 +
 +
Ne hanno beneficio spirituale solo co­loro che vi partecipano "degnamente". Ciò non significa però "meritarlo" (nessuno lo potrebbe) ma avere quell'atteggiamento della mente e del cuore che sia convenevole. Devono saper "discer­nere il corpo del Signore", cioè devono comprendere la differenza fra la morte di Gesù Cristo e qualsiasi altra morte, apprezzare la natura dell'opera di Cristo nel soffrire l'ira di Dio in favore del Suo popolo, riconoscere la sofferenza e morte del Salvatore come propiziazione per i nostri peccati.
 +
 +
La persona "degna" riconosce la sua indegnità ed ha un cuore pieno di gratitudine per ciò che Dio ha compiuto per lui in Cristo. Dobbiamo esaminare noi stessi per verificare se abbia­ mo un giusto rapporto con Lui, se abbiamo ravvedimento, fede, amore ed obbedienza, se queste realtà sono presenti in noi. Se ci accostiamo alla mensa del Signore comprendendo di aver biso­gno di essere perdonati e purificati, desiderando che il Signore ci dia la forza per vivere meglio per Lui, allora siamo "degni" e possiamo ricevere con gioia questo sacramento. In esso viene per noi riconfermato che la nostra salvezza nonè né più né meno che Cristo e la Sua opera compiuta (Confronta:1 Corinzi 1:30).
 +
 +
 +
 +
 +
----
 +
[[catminwest096|D/R 96]] - [[catminwest|indice]] - [[catminwest098|D/R 98]]

Revision as of 10:38, 13 June 2011

D/R 96 - indice - D/R 98


97. D. Che cosa si prescrive per ricevere degnamente la Cena del Signore?

R. Si richiede da essi che partecipino degnamente alla Cena del Signore, che (1) si esami­nino per vedere se essi vi riconoscono il corpo del Signore, (2) se hanno fede di nutrirsi di Lui, (3) se si sono ravveduti, (4) se hanno amore e una nuova obbedienza; altrimenti, se venissero indegnamente, essi mangerebbero e berrebbero la loro propria condan­na.

Riferimenti biblici

  • "" (1 Corinzi 11:28,29);
  • "" (2 Corinzi 13:5);
  • "" (1 Corinzi 11:31);
  • "" (1 Corinzi 10:16,17);
  • "" (1 Corinzi 5:7,8);
  • "" (1 Corinzi 11:28,29).

Commento

Gli elementi della S. Cena sono e rimangono pane e vino. Non c'è presenza fisica del Signore, non vi è alcun miracolo. Solo coloro che ricevono questi segni e simboli con vera fede, partecipa­ no spiritualmente ai benefici dell'unico sacrificio di Cristo.

Ne hanno beneficio spirituale solo co­loro che vi partecipano "degnamente". Ciò non significa però "meritarlo" (nessuno lo potrebbe) ma avere quell'atteggiamento della mente e del cuore che sia convenevole. Devono saper "discer­nere il corpo del Signore", cioè devono comprendere la differenza fra la morte di Gesù Cristo e qualsiasi altra morte, apprezzare la natura dell'opera di Cristo nel soffrire l'ira di Dio in favore del Suo popolo, riconoscere la sofferenza e morte del Salvatore come propiziazione per i nostri peccati.

La persona "degna" riconosce la sua indegnità ed ha un cuore pieno di gratitudine per ciò che Dio ha compiuto per lui in Cristo. Dobbiamo esaminare noi stessi per verificare se abbia­ mo un giusto rapporto con Lui, se abbiamo ravvedimento, fede, amore ed obbedienza, se queste realtà sono presenti in noi. Se ci accostiamo alla mensa del Signore comprendendo di aver biso­gno di essere perdonati e purificati, desiderando che il Signore ci dia la forza per vivere meglio per Lui, allora siamo "degni" e possiamo ricevere con gioia questo sacramento. In esso viene per noi riconfermato che la nostra salvezza nonè né più né meno che Cristo e la Sua opera compiuta (Confronta:1 Corinzi 1:30).




D/R 96 - indice - D/R 98

Personal tools