Come "vedere" il CD-ROM con GNU/Linux

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Di solito le moderne distribuzioni di Linux come Ubuntu o Xubuntu riconoscono un cd o un dvd quando viene montato creando sul desktop un'icona del cd/dvd, da li possiamo accedere all'interno del supporto e vedere i file contenuti in esso. Se per qualsiasi motivo la vostra distribuzione non riesce a fare l'automount (il montaggio automatico del supporto) di seguito viene mostrata una procedura semplice da fare aprendo il terminale che sta sotto al menù applicazioni ----> accessori ----> terminale.
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Di solito, le moderne distribuzioni di Linux come Ubuntu Xubuntu o Kubuntu, riconoscono il dispositivo '''CD''' (''Compact Disc'') o '''DVD''' (''Digital Versatile Disc'') non appena quest'ultimo viene inserito nel lettore creando sul desktop un'icona corrispondente al supporto inserito. Da questa icona, possiamo accedere al suo contenuto. Se per qualsiasi motivo il sistema che abbiamo non dovesse riuscire in questo compito (chiamato, appunto, '''automount'''), di seguito viene mostrata una procedura semplice da eseguire da linea di comando.<br />
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Per poter procedere, dobbiamo aprirci la nostra amica '''shell''' (anche detta ''terminale'' o ''console''); andiamo nel menu ''Applicazioni'' --> ''Accessori'' --> ''Terminale''.<br />
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appena aperto il terminale scriviamo
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A questo punto, digitiamo:
  # mount /dev/cdrom
  # mount /dev/cdrom
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mount è il comando per montare le periferiche come il cdrom.
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Il comando '''mount''', viene utilizzato in ambiente GNU/Linux per "''montare''" dispositivi quali, appunto, CD-ROM, DVD, penne USB, fotocamere eccetera e potervi accedere.<br />
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/dev/cdrom è il nome con cui linux identifica il cdrom, se il sistema dispone di un'altro cdrom allora questo si chiamerebbe /dev/cdrom1 oppure un dvd il quale verrebbe chiamato /dev/dvd o /dev/dvdrw se è il caso di un masterizzatore dvd.  
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'''/dev/cdrom''' e' il nome con cui Linux identifica questo dispositivo (il lettore CD). Se nel sistema ce ne dovessero essere piu' di uno, il secondo si chiamerebbe '''/dev/cdrom1''', il terzo '''/dev/cdrom2''' e cosi' via; nel caso possedessimo un lettore DVD, invece, questo sarebbe identificato come '''/dev/dvd''' o '''/dev/dvdrw''' nel caso si trattasse di un masterizzatore DVD.
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una volta montato il cdrom, vediamo apparire l'icona che lo rappresenta sul desktop, comunque in ogni caso il suo contenuto risiede dentro la cartella /media/cdrom.
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Una volta montato il CD-ROM, vedremo apparire sul desktop l'icona che lo rappresenta e potremo accedere al suo contenuto tramite la ''directory'' (o ''cartella'') '''/media/cdrom'''.
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<u>N.B.</u>: il comando '''mount''' lanciato cosi' com'è, senza nessun parametro o opzione, ci mostrera' tutto  cio' che è montato sul nostro sistema (o, piu' precisamente, nel nostro '''filesystem''').<br/>
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Le cose pero' non vanno sempre come vorremmo noi, per cui, se ancora non siamo riusciti ad accedere a quegli importantissimi dati contenuti nel nostro CD, iniziamo con l'indossare il camice bianco e gli occhialoni da ''nerd'' (...e' anche per questo che stiamo usando Linux, no?) e torniamo a riaprirci il nostro amico ''terminale''.
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Come prima cosa verifichiamo di avere un '''mountpoint''' (ossia un ''punto di montaggio'', una cartella dove "appoggiare" il nostro '''device''') con il comando:
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# ls /mnt
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L'output del comando impartito in precedenza, ci stampera' a schermo il contenuto della ''directory'' '''/mnt/'''; questa directory, nei sistemi ''GNU/Linux'', viene generalmente usata per ''montare'' altri ''filesystem'' o dispositivi (''mnt = mount = montaggio''). Al suo interno, dicevamo, dovremo vedere qualcosa simile a:
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cdrom dvd dvdrw usb floppy hd win
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Quest'ultime, sono le cartelle che il sistema ha creato in fase d'installazione per darci la possibilita' di montarci su i nostri dispositivi.
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Il file testuale che gestisce tutto cio' ed attraverso il quale possiamo modificarne il comportamento, e':
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# /etc/fstab
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Se andassimo ad editarlo con un comune editor di testi, potremo studiarcelo e modificarlo in base alle nostre esigenze; per cui, scriviamo nella console:
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# nano /etc/fstab
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...e ci dovrebbe apparire qualcosa di simile a:
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/dev/hda1      swap            swap      defaults                      0 0
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/dev/hda2      /                reiserfs  defaults                      1 1
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/dev/hda3      /mnt/win        vfat      defaults,users,noauto,rw      0 0
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/dev/cdrom      /mnt/cdrom      iso9660    noauto,users,ro,users          0 0
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/dev/fd0        /mnt/floppy      auto      noauto,owner,users            0 0
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proc            /proc            proc      defaults                      0 0
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La prima colonna indica il ''device''; la seconda colonna ci indica il '''punto di mount''', la cartella o directory dove deve essere montato il dispositivo; la terza istruisce il sistema sul tipo di filesystem da utilizzare per gestire quel particolare device. Nella quarta e quinta colonna, troviamo alcune importanti opzioni che non vedremo in dettaglio in questa guida ma, forse, ne parleremo in un'altra; cio' che ci interessa sapere sulla quarta colonna, per ora, e' che nella riga del dispositivo che ci interessa, quello da configurare/modificare, deve esserci la voce '''users''' e non '''owner''', altrimenti solo l'utente ''root'' potra' accedervi.<br />
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L'altra verifica da fare in caso di malfunzionamento e' assicurarci che nella seconda colonna, in corrispondenza della riga che ci interessa (nel nostro caso ''/dev/cdrom''), sia presente il giusto punto di mount e che effettivamente esista la cartella corrispondente.<br />
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Nella remota ipotesi che quest'ultima non esista (perche' magari abbiamo fatto qualche piccolo dannuccio quando eravamo ''root''), possiamo crearcela noi col comando:
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# mkdir /mnt/cdrom
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[INVIO]
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Una parentesi:il comando mount inviato cosi com'è senza nessun parametro ci fa vedere tutto quello che è montato sul nostro sistema (piu' precisamente sul nostro file system)
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Questo e' tutto, speriamo di essere riusciti ad aver aiutato qualcuno anche oggi.

Current revision as of 14:50, 28 March 2008

Di solito, le moderne distribuzioni di Linux come Ubuntu Xubuntu o Kubuntu, riconoscono il dispositivo CD (Compact Disc) o DVD (Digital Versatile Disc) non appena quest'ultimo viene inserito nel lettore creando sul desktop un'icona corrispondente al supporto inserito. Da questa icona, possiamo accedere al suo contenuto. Se per qualsiasi motivo il sistema che abbiamo non dovesse riuscire in questo compito (chiamato, appunto, automount), di seguito viene mostrata una procedura semplice da eseguire da linea di comando.
Per poter procedere, dobbiamo aprirci la nostra amica shell (anche detta terminale o console); andiamo nel menu Applicazioni --> Accessori --> Terminale.
A questo punto, digitiamo:

# mount /dev/cdrom
[INVIO]

Il comando mount, viene utilizzato in ambiente GNU/Linux per "montare" dispositivi quali, appunto, CD-ROM, DVD, penne USB, fotocamere eccetera e potervi accedere.
/dev/cdrom e' il nome con cui Linux identifica questo dispositivo (il lettore CD). Se nel sistema ce ne dovessero essere piu' di uno, il secondo si chiamerebbe /dev/cdrom1, il terzo /dev/cdrom2 e cosi' via; nel caso possedessimo un lettore DVD, invece, questo sarebbe identificato come /dev/dvd o /dev/dvdrw nel caso si trattasse di un masterizzatore DVD.

Una volta montato il CD-ROM, vedremo apparire sul desktop l'icona che lo rappresenta e potremo accedere al suo contenuto tramite la directory (o cartella) /media/cdrom.

N.B.: il comando mount lanciato cosi' com'è, senza nessun parametro o opzione, ci mostrera' tutto cio' che è montato sul nostro sistema (o, piu' precisamente, nel nostro filesystem).

Le cose pero' non vanno sempre come vorremmo noi, per cui, se ancora non siamo riusciti ad accedere a quegli importantissimi dati contenuti nel nostro CD, iniziamo con l'indossare il camice bianco e gli occhialoni da nerd (...e' anche per questo che stiamo usando Linux, no?) e torniamo a riaprirci il nostro amico terminale. Come prima cosa verifichiamo di avere un mountpoint (ossia un punto di montaggio, una cartella dove "appoggiare" il nostro device) con il comando:

# ls /mnt
[INVIO]

L'output del comando impartito in precedenza, ci stampera' a schermo il contenuto della directory /mnt/; questa directory, nei sistemi GNU/Linux, viene generalmente usata per montare altri filesystem o dispositivi (mnt = mount = montaggio). Al suo interno, dicevamo, dovremo vedere qualcosa simile a:

cdrom dvd dvdrw usb floppy hd win

Quest'ultime, sono le cartelle che il sistema ha creato in fase d'installazione per darci la possibilita' di montarci su i nostri dispositivi. Il file testuale che gestisce tutto cio' ed attraverso il quale possiamo modificarne il comportamento, e':

# /etc/fstab

Se andassimo ad editarlo con un comune editor di testi, potremo studiarcelo e modificarlo in base alle nostre esigenze; per cui, scriviamo nella console:

# nano /etc/fstab

...e ci dovrebbe apparire qualcosa di simile a:

/dev/hda1       swap             swap       defaults                       0 0
/dev/hda2       /                reiserfs   defaults                       1 1
/dev/hda3       /mnt/win         vfat       defaults,users,noauto,rw       0 0
/dev/cdrom      /mnt/cdrom       iso9660    noauto,users,ro,users          0 0
/dev/fd0        /mnt/floppy      auto       noauto,owner,users             0 0
proc            /proc            proc       defaults                       0 0

La prima colonna indica il device; la seconda colonna ci indica il punto di mount, la cartella o directory dove deve essere montato il dispositivo; la terza istruisce il sistema sul tipo di filesystem da utilizzare per gestire quel particolare device. Nella quarta e quinta colonna, troviamo alcune importanti opzioni che non vedremo in dettaglio in questa guida ma, forse, ne parleremo in un'altra; cio' che ci interessa sapere sulla quarta colonna, per ora, e' che nella riga del dispositivo che ci interessa, quello da configurare/modificare, deve esserci la voce users e non owner, altrimenti solo l'utente root potra' accedervi.
L'altra verifica da fare in caso di malfunzionamento e' assicurarci che nella seconda colonna, in corrispondenza della riga che ci interessa (nel nostro caso /dev/cdrom), sia presente il giusto punto di mount e che effettivamente esista la cartella corrispondente.
Nella remota ipotesi che quest'ultima non esista (perche' magari abbiamo fatto qualche piccolo dannuccio quando eravamo root), possiamo crearcela noi col comando:

# mkdir /mnt/cdrom
[INVIO]

Questo e' tutto, speriamo di essere riusciti ad aver aiutato qualcuno anche oggi.

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