Ray Lun
From Theos Koima
Ray Lun | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Chi siamo? Dove andiamo? Da dove veniamo? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Contents |
Introduzione
Ray è un personaggio ideato e pensato per l'avventura di Theos Koima. Di seguito è proposta una, pur superficiale, descrizione.
Breve descrizione fisica
Abbastanza alto per uno della sua razza, Ray è dotato di un fisico abbastanza robusto. I suoi occhi, completamente neri come la notte, sembrano talvolta, a guardarli intensamente, emettere uno strano bagliore. Ma la vera peculiarità di questo ragazzo è il colore dei capelli: azzurri.
Altra peculiarità (se così può definirsi) è il fatto che il suo corpo, per alcuni tratti, è coperto da molte cicatrici che, se agli occhi di alcune ragazze potrebbero anche risultare attranti, al possessore non fanno altro che portare alla mente ricordi non proprio piacevoli. Tra di esse, spiccano una cicatrice sulla spalla sinistra (proprio sotto la clavicola), segno di una ferita alquanto profonda, e, una sul dorso della mano destra, la cui forma sanguinolenta sembra rievocare un mezzo spicchio di luna... una luna rossa... di sangue parzialmente non coagulato. </br>
E' ambidestro: anche se preferisce combattere con la sinistra, i rari colpi che esegue con la destra, sono anche i più micidiali.
Spicca, sulla spalla sinitra, un tatuaggio di una fenice. Seguendo la storia di Ray, questo tatuaggio potrebbe avere due significati, paradossalmente opposti. Da un lato un ricordo, un ricordo di Irya. La ragazza era credente nel culto della fenice e non sarebbe strano che Ray, pur vivendo in un villaggio di pescatori credenti in Leviatan (al quale per altro non aveva mai prestato viva fede), per amore, per scoperta, o per altro, si fosse convertito. Dal'altro canto, come si deduce dai pensieri dell'ultima parte del background, la Fenice varrebbe come fuga dal passato e inizio di una nuova vita.. due significati apparentemente opposti, ma non è insensata una loro convivenza.
Accenni sulla Personalità
Introverso e per certi versi chiuso in sè, Ray non è sempre stato così. Sempre vivace, allegro e disponibile durante la fanciullezza, probabilmente questo comportamento gli è stato indotto, prima dal trauma della prigione forzata, poi dalla scomparsa della persona che, in un momento tanto brutto, era riuscita, non solo a farlo risvegliare dal torpore emotivo in cui stava cadendo, ma anche a fargli assaggiare un sentimento tanto delicato e felice come l'amore: Irya.
Dopo la sua scomparsa, Ray cerca scampo al suo passato, a Rendor e alle sue verità, fuggendo, cercando di dimenticare, nascondendo se stesso agli altri, per timore d'esserne ferito. Diffidente con tutti e per tutto, Ray finisce per indossare, anche contro la propria volontà cosciente, una maschera di superficialità che, come effetto sgradito, porta le persone ad evitare il dialogo con lui. Ray ne soffre di questo, ma al contempo ha paura, del mondo esterno, che lo ha fatto soffrire, di se stesso, per quello che è. La sua, in definitiva, è ricerca di affetto, di una persona che lo possa comprendere, e gli faccia riacquistare quella fiducia in sè che solo Irya era riuscita a ridargli.
Stile di combattimento
"Due modi, due stili, per combattere: l'istinto o la ragione... tutto il resto è un diversivo!
Libera la mente, non pensare... tu sei tutt'uno col mondo circostante... questo è l'istinto, la manifestazione più irruenta, ma anche la meno controllabile, della forza di un essere vivente. Ricorda, scegli il giusto momento, una volta lasciato andare, non ti devi più fermare... se lo farai, sarai carne da macello e nient'altro... una forte volontà, per un forte cuore.
Uno spirito puro, un solo pensiero, il massimo della concentrazione... questa è la ragione, il pieno possesso del mondo circostante, un grande potere, ma ricorda, tra te e il tuo avversario, non c'è spazio per nessun sentimento, nemmeno per l'odio. Quest'ultimo è potente arma, ma a doppio taglio, quindi inutile. Dimentica cosa sia stato prima, ora è solo il tuo nemico, esiste lui e solo lui, nient'altro. Dimentica il resto. Solo combattendo con uno spirito puro, privo di qualsiasi emozione, si può vincere...
Io ti ho indicato le strade, ma adesso, a percorrerle devi essere tu, e solo tu... non mi deludere... figlio della luna.." (tratto da un dialogo tra Ray e Rendor, le parole sono di quest'ultimo)
Quelle parole per molto tempo risuonarono nella mente di Ray, durante il suo... "addestramento". Rendor gli insegna a destreggiersi con spada e arco, a difendersi e contrattaccare in tutti in modo da sfruttare tutte le occasioni possibili, anche a mani nude. Il ragazzo, "ingenuo", non capisce il significato di quegli insegnamenti; del resto, l'intero rapporto con il suo "amico-maestro" Rendor è sempre segnato dall'iniquità.
Seguendo l'ideologie delle succitate frasi, Ray, in caso non sia proprio possibile evitare lo scontro, preferisce seguire l'istinto. Trovarsi in battaglia lo porta a dare sfogo a parti di sè normalmente nascoste, selvaggie e sanguinarie, di cui il ragazzo stesso ha paura. Ed è per ciò che, se costretto al combattimento, preferisce finirlo il più presto possibile. In concreto,Ray attacca frontalmente, grazie ad una buona resistenza fisica, corpo a corpo, nel tentativo di rendere l'avversario quantomeno incapace a difendersi o a contrattaccare (la morte è una soluzione che il ragazzo solitamente cerca di evitare).
Addestrato in combattimenti individuali, Ray non rifiuta l'aiuto altrui, ma preferisce combattere come se fosse solo, andando a volte a discapito del gruppo. Tuttavia ciò non è da considerarsi esclusivamente uno svantaggio. Dover fare affidamento solo su se stesso, ha fatto di Ray un combattente estremamente versatile, in grado di adattarsi alle più disparate situazioni, capace di colpire sia a contatto che a distanza.
Possedimenti Peculiari
Strappato dalla sua vita, strappato (e con forza) dai suoi ricordi, Ray con se non ha nulla... Del resto è stato costretto alle prigioni, non a una gita di piacere...
"Nulla, eccetto che tanti ricordi nella mente e nel cuore..."
Reputazione
Aperto e socievole con tutti, sebbene per certe particolarità "diverso", Ray durante la fanciullezza si era conquistato una ottima reputazione al suo villaggio, e non solo. Pescatori di passaggio, marinai, e perfino pirati parlavano di lui. A dire il vero però, non tutta la fama era merito suo personale. Buona parte infatti veniva dalla grande reputzione di cui godevano i Lun, dovuta al bisnonno Francis Lun, figura entrata nella leggenda popolare di Persin (ma anche di buona parte della costa orientale) come temibile pirata a cui, tra l'altro, va fatto rialire il merito della fondazione di Persin. Stimato e amato da tutti, Ray non aveva però mai abusato di tale reputazione, anzi. Era un bambino, e tale voleva esser considerato. Tuttavia, dopo l'incendio che distrusse il villaggio, Ray finì in prigione con l'accusa di averlo appiccato. In seguito, pare sia stato anche accusato di stupro e altri gravi crmini, per i quali è tutt'ora ricercato.
Biografia
Passiamo adesso alla storia di Ray, al retroscena, alla sua vita prima di inziare la campagna e dell'incontro col gruppo. Ivi è pubblicato solo un riassunto, breve quanto sommario. Così come il background originale, è diviso in 3 parti.
Note sullo stile
Una piccola nota riguardante il modo in cui il background è stato scritto. Dovendo ivi porre solo un riassunto, non è stato usato uno modo di scrittura che possa definirsi "letterario", ma ci si è limitiati a narrare eventi e fatti in modo, per quanto più possibile diretto e conciso. Cosa che non accade nel background originale, per il quale, sono stati usati degli stili particolari (coerenti con le intenzioni dell'autore). Le prima due parti infatti, sono state scritte usando lo stile verista, mentre per l'ultima vi è stata attuata la focalizzazione sul protagonista, e sui suoi pensieri. Ciò potrebbe portare al paradosso che, in talune occasioni, qui risulta possibile trovare più informazioni che nel testo originale.
In definitiva, questo scritto va considerato più una raccolta di dati da cui nasce il background che un riassunto.
Parte prima
La prima parte riguarda la "nascita" e le (dis)avventure dei "genitori" di Ray nei primi giorni.
Il ritrovamento
La storia di Ray inizia nella calda sera del 30 marzo 1973, in una delle strade principali del villaggio di mare di Persin, quando due giovani, Enobardo e Santuzza mentra tornavano alle loro case, inciampano in un cestino. Ben presto i due si rendono conto che, la cesta non è vuota, ma al suo intenro cela un bambino! La ragazza, probabilmente in parte brilla, ne è subito attratta, nonostante il ragazzo si ponga subito, da bravo razionalista qual è, la provenienza del bambino. Ad una osservazione più attenta, il ragazzo si accorge che il bambino somiglia molto ad una persona. E, nel realizzare chi sia questa persona, il ragazzo letteralmente sbianca. Il bambino infatti assomiglia incredibilmente a Sua Eccellenza, un Giudice che, da qualche tempo, aveva deciso di montare un accampamento nelle vicinanze del villaggio, con somma sopresa dei popolani, che si chiedevano che cosa ci potesse fare uno come lui da quelle parti. Va specificata una cosa:Sua Eccellenza, non era certo tipo da mostrarsi in pubblico. Ma Enobardo, insieme a quello scapestrato del suo amico Maccio, non si sa come, ma erano riusciti a eludere qualsiasi sorveglianza, riuscendo a vedere, sebbene da lontano, il volto di Sua Eccellenza. E ora Enobardo era ossessionato da quel volto.
Infiltrati
Ben presto (colpa della "cuttigghieria" di Santuzza, che si era semplicemente confidata con le amiche), l'intero villaggio viene a conoscienza della notizia. E un giorno, confidandosi con l'amico Maccio, Enobardo rivela le proprie ipotesi e, sebbene Maccio sembri apparire scettico, non è certo persona da fuggire ad una impresa potenzialmente ardua, come era il piano di Enobardo. Il ragazzo infatti, gli aveva proposto di aiutarlo nella folle impresa di addentrarsi nel campo del Giudice e incontrare Sua Eccellenza. Riuscendo, dopo alcune peripezie, ad addentrarsi nel campo, i due riescono in breve, con una facilità che li sorprende non poco, a raggiungere la tenda del Giudice. Il ragazzo è sul punto di varcare la soglia della tenda, Maccio, appostato qualche metro più in la lo incità, gli intima di sbrigarsi, rischiano di essere scoperti... ma Enobardo, improvvisamente, sembra imbambolato, pareva nono muoversi più. Per colmo della sfortuna, i due sono scoperti dalle guardie che, in breve li portano li rinchiudono.
Il sogno
I due amici hanno quasi una litigata; Maccio è incredulo, non si capacità di come l'amico abbia potuto fallire. La sibillina risposta dell'amico, riguardante una voce che ha sentito, non calma i dubbi. L'incertezza assale i due, ma, se ben presto Maccio cade in un sonno senza sogni, Enobardo fa un sogno, un sogno stranissimo: egli incontra una donna luminosa che, a quanto pare, è legata a Ray (a proposito: Ray è il nome che Santuzza ha dato, nel frattempo, al bambino). Il sogno riempie di dubbi il ragazzo, che però preferisce, non parlarne con nessuno, nemmeno con la sua amata. L'indomani, con somma sorpresa, i due vengono liberati, e la soffiata di una guardia, rivela loro che presto il drappello abbandonerà l'accampamento: Sua Eccellenza ha esaurito il Suo compito in quel luogo.
La decisione
Nonostante siano fuori pericolo, i due ragazzi corrono a perdifiato, come a scaricare tutta la tensione fin li accumulata.
Col passare del tempo, dopo la dipartita del Giudice e del Suo seguito, complice la felicità di Santuzza, Enobardo si convince a prendere in adozione, insieme alla futura moglie, il bambino. Successivamente, la coppia, riesce a convincere, non solo i genitori di lei, ma anche riesce anche a far giurare gli anziani del villaggio che nessuno avrebbe mai saputo la vera orgine di Ray, perchè, da allora, egli sarebbe stato figlio di Enobardo e Santuzza Lun, e di nessun altro. Tuttavia, Enobardo non rivela, alla moglie del sogno, ne della donna di luce eterea, forse per non allarmare la propria futura consorte. Di certo, questo grave carico peserà non poco sulla sua vita.
Parte seconda
Una nuova vita cresce, si apre al mondo. La seconda sezione, ritrae i tratti salienti della giovinezza di quello che, per molti anni, passò come un bambino normale... non che a Ray importasse molto essere diverso...
Vita di tutti i giorni
Perfettamente integrato nella vita sociale del piccolo villaggio, Ray cresce insime agli altri giovani, come un bambino normalissimo. Vivace quanto basta, Ray si domostra un bambino sempre disponibile e sempreattivo. Di questo i suoi genitori ne sono felici. Veder crescere il loro bambino (perchè così ormai è: a detta della madre importa più la persona che cresce il bambino, non quella che lo partorisce). Ma i segreti a volte non sono destinati a restare per sempre tali. Alle soglie della pubertà cominciano le stranezze. Ray comincia a provare disagio, non tanto per l'altrui compagnia, quanto semmai un disagio con se stesso; sente che dentro di sè c'è qualcosa che fin'ora è rimasta assopita, ma ora si è svegliata. Qualcosa che è stata "costretta" a dormire, ma che ora quelle stesse forze che fino ad allora la avevano bloccata, non riescono più a trattenere. Mutano abitudini, il caratttere di Ray si fa più solitario. Una stranezza, che lo stesso ragazzo nota, è l'attrazione che sempre più evidente e profonda il ragazzo prova per la luna. Specialmente durante i periodi di luna piena, ben presto, diventa normale scorgere il ragazzo disteso sul tetto a osservare il candido astro, come ipnotizzato.
I pensieri di ognuno
Se inizialmente sia Enobardo che Santuzza cercano di dare poco peso alla cosa, sperando che sia passeggera, in breve si rendono conto che così non è. La paura che il proprio figlio possa un giorno decidere di andarsene, che qualcuno venga prenderlo, o peggio, assila la mente dei due genitori che, in ogni modo cercano di eviatare che il proprio figlio possa sentirsi a disagio, diverso. In special modo Enobardo, che porta con sè il ricordo della immagine femminile, la cui visione in sonno insieme al piccolo Ray, anni prima, lo aveva sconvolto, non facendogli capire il senso. Così Enobardo si fa protettivo, forse un pò eccessivamente, ottenendo il risultato opposto. Ray non capisce il comportamento protettivo dei genitori, e, nonstante si fidi completamente di essi, in cuor suo comincia a maturare alcune convinzioni.
Il temporale
Resisi conto del madornale errore a cui stavano andando incontro, Enobardo e Santuzza cambiano strategia. Loro figlio non deve sentirsi diverso. Per Ray dunque si aprono nuove possibilità. Finalmente, dopo molte suppliche, Enobardo acconsente a portare il figlio con sè a pesca. A Ray piace molto stra a bordo della Hope, la piccola imbarcazione dei Lun. E la presenza di Maccio, l'amico inseparabile di Enobardo anche a pesca, è di grande compagnia. Ben presto i due entrano in gran confidenza fino al punto che, una sera, nonostante le remore di Enobardo (non solo riguardanti il tempo leggermente annuvolato, ma anche per il fatto che, nonostante si fidi dell'amico, ne conosce anche i limiti), Maccio riesce ad ottenre di poter portare con sè il ragazzo. Ray e Maccio escono in mare aperto, e la serata sembra andar bene. Il tempo, sebbene nuvoloso, non sembra voler piovere. Ma le paure di Enobardo non erano infondate. Spensierato e come al solito troppo tranquillo, Maccio spinge l'imbarcazione più in alto mare, con la scusa della maggiore pescosità. E lì finiscono per incontrare davvero la tempesta. La loro imbarcazione finisce per trovarsi in balia delle onde, dispersi in mare aperto. La situazione sembra esser disperata, Maccio è stordito a causa dello scompiglio, vele e albero sono andati. Ray, che non si è mai trovato in tali situazioni, non sa che fare. D'improvviso dinanzi al suo sguardo si para lei, la luna, intensa, splendida, sempre più vicina... fino ad assumere i connotato di... una donna. Qui si fermano i ricordi del ragazzo, che si risveglia nel suo letto, accanto il quale siedono, preocupati, i suoi genitori.
Un bambino dinanzi la luna
Ancora scosso dai fatti avvenuti, tremante, Ray racconta ai genitori dell'accaduto. Al sentir parlare dei una "donna di luce", Enobardo assume una espressione alquanto seria e pensierosa. Comincia ad assillare di domande il figlio, che, sebbene stanco, ma al contempo desideroso di non deludere il padre, cerca di rispondere. Santuzza non capisce l'accanimento del marito, ne è, in un certo senso allarmata. Enobardo è una persona calma, e anche quando si tratta del figlio, non si agita o scompone. Così, quando alla fine Ray, ormai stanco si riaddormenta, Santuzza, costringe il marito a parlarle a quatt'occhi. Stavolta Enobardo non riesce più a trattenersi, e le racconta la verità, il signo, la visione. Ora sono in due a reggere il peso. Dietro a Ray c'è qualcosa che non più più essere ignorato, qualcosa che potrebbe presentarsi alla porta da un giorno all'altro. Il sogno di una famiglia normale, di una vita normale, rischia ora di infrangersi. Non si può reprimere per sempre una forza, come se non esistesse. Essa così si accresce, accumulando dentro di sì tensione, energia, fino ad esplodere. E allora nessuno potrà fermarla. Probabilmente questo, i genitori di Ray, lo capirono troppo tardi.
Parte terza
Le cose non sempre, o forse mai, vanno esattamente come vorremmo. E Ray dovrà far tesoro di questo insegnamento. La terza parte del background, focalizzata sul personaggio, mira a mettere in evidenza la psiche, le emozioni, i drammi del giovane strappato alla propria vita da una persona che egli credeva amica, e che gli rivelerà parti della sua esistenza, di cui Ray stesso ne era all'oscuro.
Uno strano... "amico"
Era iniziata come una normalissima giornata tra le tante, forse un pò più pescosa, ma niente di particolare in fondo; e tuttavia, per Ray, quel giorno avrebbe significato l'inizio di tutto. Mentre tornava a casa, uno strano individuo lo ferma, riuscendone in breve a catturare l'attenzione. Il suo nome è Rendor.
Costui sembra quasi emanare una sorta di magnetismo a cui il giovane non sa resistere. Sebbene a tratti ambiguo, incomprensibile, decisamente strano, Rendor ne conquista il consenso, e non solo. Ray letteralmente pende dalle sue labbra, sempre desideroso di ascoltarlo, e di incontrarlo. I loro incontri sono sempre segnati da strani discorsi, che una mente semplice come quella del giovane pescatore non riesce ad afferrare; e tuttavia, in breve, il ragazzo trova un legame tra le sue "stranezze" (ultimamente, tra l'altro, intensificatesi) e Rendor. Egli sa qualcosa, qualcosa che il ragazzo è desideroso di sapere, di capire.
Ormai considerato più una sorta di maestro che di amico, Rendor si propone un giorno di insegnare al ragazzo a combattere: Ray non capisce il perchè di tale decisione, ma, come al solito, asseconda l'amico. Fortificandosi nel corpo e nello spirito, col tempo, il giovane sente dentro di sè che qualcosa si sta risveglaindo, qualcosa che egli non conosce, ma che sente fare parte di sè.
Gli esercizi, proseguono, giorno dopo giorno, e il legame di Ray si rafforza. Tanto che, una sera, lo stesso Ray si ritrova a litigare con i propri genitori a causa di Rendor prendendo le difese di quest'ultimo (il quale, in precedenza, durante un allenamento, aveva quasi ucciso il ragazzo). Secondo Enobardo e Santuzza quel Rendor sta letteralmente plagiando il loro figliolo. Fuggito di casa, Ray incontra il suo amico, quasi lo stesse aspettando.
Tradimento e prigionia
La fuga con Irya
<<Che ne sarà di me?>>
Epilogo (e introduzione all'inizio di Theos Koima)
Due simpatici vecchietti
La capitale: una nuova vita
Incipit Theos Koima
Personaggi legati a Ray
Di seguito l'elenco, in ordine di apparizione, dei personaggi principali del background di Ray:
- I due vecchietti di periferia
Il punto della situazione
"...Ray Lun, nel di lui caso..." (cit. da Neon Genesis Evangelion, ep. 25-26)
Ovvero: i pensieri, le debolezze, le paranoie, le idee dello sfortunato eroe, nel procedere di Theos Koima.
Vedi anche
Temi e fonti di ispirazione
Qui di seguito, ecco esposti alcuni dei principali temi che hanno ispirato la ideazione del personaggio di Ray Lun. Ray Lun è un personaggio giocante (p.g., ideato solo per la passione per il gioco di ruolo e la partecipazione alla presente avventura di Theos Koima). Le fonti citate e usate sono copyright dei rispettivi autori; esse sono qui riportate al solo scopo informativo, senza alcuno scopo di lucro.
Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo?
Spiegare chi o cosa sia Ray non è cosa facile, e, da un certo punto di vista, è proprio giocandolo, che cerco di capirlo. Realizzandolo, il suo ideatore si è proposto
uno studio dela psiche umana, un viaggio alla scoperta di ciò che l'uomo è, sulla scia del titolo del celebre dipinto di
Paul Gauguin, che, come si nota dalla scheda qui a lato, è stato adottato come frase peculiare... Cosa
siamo noi uomini? Dove andiamo?? E da dove veniamo?? Quale è la nostra veranatura?? Possiamo davvero ritenerci "superiori" a coloro che
chiamiamo animali, o no? Questi e altri quesiti, sono la base e la spinta alla ideazione del personaggio, come ricerca.
Probabilmente in molti, in tempi passati, si sono posti
tali quesiti... e, al di là delle varie risposte... il valore di una tale ricerca, sta nella ricerca in sè... Ray è un tentativo di "smuovere il terreno", un umile invito alla riflessione.
Bestia e Superuomo
Trovandosi di fronte ad una colossale impresa, ci si è focalizzato su quello che, seguendo la frase del celebre filosofo
Friederich Nietzsche è l'uomo, ovvero "un cavo teso tra la bestia e il superuomo" (tratto da
Così parlò Zarathustra). La ripresa, almeno in parte, del fortunato (soprattutto in età romantica) mito del [http://it.wikipedia.org/wiki/Licantropo
licantropo], tentandone una visione in chiave moderna, è stato un ottimo supporto all'autore, il cui obiettivo era di mostrare uno dei "cruciali" dualismi che affliggono l'uomo,
ovvero la continua lotta intestina tra la ragione e l'istinto, che tanto caratterizza l'umana condizione. Filosofi e pensatori del passato hanno molte
volte inclinato la bilancia in favore della ragione... ma è forse l'uomo solo ragione, o in egli convivono anche istinti, passioni, la
cui repulsione non può portare ad altro se non sdoppiamento, disgiunzione... e quindi dualismo. E' il racconto delll'uomo che talvolta rinnega parte di
sè, non sa accettarsi; è il racconto dell'uomo moderno, che fugge ciò che non gli piace; dell'uomo egoista. E' l'abbattimento dell'umanesimo, del suo
pretendere l'uomo al centro di tutto, funzione di tutto. E' il racconto del'uomo che si trova a dovere convivere col mondo, ne sopravvalutato ne
sottovalutato, come parte di esso, che ai suoi ritmi non può fuggire. E' il racconto dell'uomo che scopre, a sue spese, che non esiste un assoluto Male e
un assoluto Bene, ma solo individui e forze che interagiscono tra di essi, creando situazioni e reazioni...
La campagna, la prima per l'autore, è attualmente in prosecuzione, per cui i dati in questa pagina potrebbero subire cambiamenti, dovuti al cambiare delle cose.
The Beast which shouted love at the heart of the world
Come giustamente suggerisce il titolo di questo paragrafo (ricalcante il titolo del 26° episodio della seria animata Neon Genesis Evangelion, a sua volta probabilmente citazione di una opera dello scrittore
Harlan Ellison), una altra fonte preziosa di informazioni per il lavoro dell'ideatore è stato lo stupefacente operato del regista di anime giapponese Hideaki Anno, che, con l'anime Evangelion, è stato, perl'appunto, per me una guida e fonte di ispirazione nel difficile compito che ci si è imposto. Di Eva è stato preso a modello la profonda caratterizazione psicologica,
la coscienza che bene e male sono strettamente legati, e raramente (o mai) possono esser slegati e distinti. Leggendo il background, ad un certo punto pare che il protagonista sia solo una vittima, un innocente, ma è proprio così? E' davvero così? O forse, la sua incapacità a fare, il suo non riuscire ad accettare la propria condizione hanno anch'esse contribuito a creare la sua dura situazione?
Per inciso, il personaggio di Ray Lun è dedicato
proprio al regista giapponese.
B.G.M.
Ovvero Background-music. Sezione dedicata alle musiche di sottofondo che accompagnano Ray nel corso, non solo del background, ma di tutta l'avventura. Perchè ogni istante, sentimento, avvenimento, può esser associato ad una
sinfonia, una musica che ne ravviva e rafforza l'intensità...
Un aiuto al lettore ad immedesimarsi, o semplicemente, qualcosa che tiene compagnia. I brani coi quali ci si è permessi di fare questa raccolta, sono opyright dei rispettivi autori, e sono qui riportati senza scopo di lucro alcuno. Se i leggittimi proprietari lo riterranno opportuno, saranno rimossi.
P.S.: i brani scelti, sono quelli che più hanno "ispirato" su Ray, quelli che più sembrano ricalcare la personalità e la psiche del personaggio. Per ottenre una maggiore consonanza e adattamento alcuni titoli sono diversi rispetto l'originale.
Lycanthropy
(THEOS KOIMA - Final Fantasy r.p.g.: Ray’s Background-SoundTrack; all rights reserved)
(Zankoku na tenshi no these - Director’s edit 2: from N.G.E. - Addiction)
02 - Mugen Hooyoo (Ethernal Embrace) (Mugen hooyoo: from N.G.E. - O.S.T. III)
03 - Ray (Shinji - Symphonic version: from N.G.E. - Symphony 1)
04 - Crime of Innocenze (Introspection) (Crime of innocenze: from N.G.E. - O.S.T. III)
05 - Irya (Suteki da ne: from Final Fantasy X)
06 - Bitter awareness (Rei II: from N.G.E. - O.S.T. I)
07 - Hostility restrained (Hostility restrained: from N.G.E. - O.S.T. III)
08 - A Mystery from the Past (Rei I: from N.G.E. - O.S.T. I)
09 - Persin (Tristram: from Diablo II - Lord of Destruction - Soundtrack)
10 - A Moment when Tension breaks (A moment when tension breaks: from N.G.E. - O.S.T. II)
11 - Ready to fight (An hard Choice) (Eva-01: from N.G.E. - O.S.T. I)
12 - A Task of epic proportion (Siege: from Diablo II - Lord of Destruction - Soundtrack)
13 - Werewolf (Outtake II: from Diablo II - Lord of Destruction - Soundtrack)
14 - Lycanthropy (frighten from his self) (Outtake III: from Diablo II - Lord of Destruction - Soundtrack) </pre>
L'articolo è stato redatto, su consigli dell'amministraotre, da Lei Magnus