Lim Dhul

From Shark Lair

Nato nei sobborghi Eltabbar in una famiglia molto povera, Lim per gran parte della sua vita non ha avuto che sofferenze e soprusi. Per i suoi genitori Lim rappresentava solo un peso, e per questo lo vendettero ad un mercante di schiavi di nome Sekor, prima che potesse essere controllato dai maghi rossi reclutatori, che, se avessero trovato in lui delle doti magiche, lo avrebbero portato via senza dare un soldo alla famiglia.
Lim insieme ad altri bambiani "raccolti" dal mercante, venne trasportato sull'altopiano del Thay, dove Sekor aveva molti clienti tra i propietri terrieri che abitano nei villaggi intorno alle tax station, disoposti a pagare bene per degli schiavi da far lavorare nei campi di grano.
Lim, che anche se ancora bambino, dimostrava delle buone doti fisiche, venne facilmente venduto da Sekor in una delle numerose aste che era solito organizzare, ad un uomo di nome Alcor Medhul che lo aggiunse subito ai braccianti al lavoro nella sua tenuta; al nome di Lim come a quello di tutti gli schiavi di Alcor venne aggiunto il suffisso Dhul che avrebbe indicato a tutti chi era il suo propietario.
Il clima caldo e i turni massacranti che gli erano imposti resero la vita di Lim-Dhul un inferno, crescendo il suo carattere divenne violento e scontroso, traeva piacere dall'infiliggere dolore a chi era più debole di lui, e le risse da lui causate furono così numerose da spingere Alcor a toglierlo dai campi ed impiegarlo in un'altra “attività”. Il nuovo lavoro di Lim, fu peggiore del precedente, dato che Alcor decise di sfruttare la voglia di combattere di quest'ultimo come fonte di guadagni, iscrivendolo ad un torneo di lotta tra schiavi molto popolare tra le tax station.
Le continue lotte lo segnarono profondamente, nessuno lo aveva mai addestrato a combattere ed i suo avversari erano spesso molto più preparati di lui, in quel periodo Lim iniziò a rendersi conto di possedere una intelligenza superiore alla norma, con la sola forza di volotà riusciva a fortificare il suo corpo e a reggere colpo su colpo gli attacchi dei suoi nemici, ma questo non sarebbe bastato se nei combattimenti non avessere imparato ad essere feroce e spietato, abile a sfruttare ogni debolezza dei sui avversario.
Negli anni che passò al servizio di Alcor, Lim si innamorò di Talia, una donna al servizio di Serum Zarbor, un potente mago rosso di una delle torri dell'altopiano del Thay, la loro storia fu l'unica cosa che riuscì a placare il suo animo tormentato e a dargli qualche momento di felicità. Talia rappresentò anche un grande vantaggio per Lim, dato che alcune volte riusciva a portare via dei libri dalla enorme bibiloteca di Serum, per poi darli a Lim che li leggeva nei pochi momenti liberi delle sue giornate.
Lim rimase incredibilmente affascinato dalle conoscenze racchiuse nei libri del mago, soprattutto dalle arti magiche riguardanti la morte e le creature riportate in vita da essa. Le sue richiesete di libri divennerò così insistenti e numerose da far scoprire Talia, che poi fu costretta da Serum a confessare chi fosse il destinatario dei “prestiti” dei sui preziosi volumi.
Serum, incuriosito da uno schiavo interessato alla lettura di libri così complessi, decise di mandare dei maghi rossi al suo servizio ad osservarlo per vedere se fosse stato in possesso di facoltà magiche, ed imprigionò Talia nelle segrete della torre. Come lui aveva immaginato nel giovane schiavo c'era una grande predisposizione per la magia, che non si era mai manifestata per via della vita a cui era stato costretto, Serum decise così di comprare Lim dal suo propietario e lo portò nella sua torre.
La convivenza tra i due si rivelò subito estremamente problematica, il ragazzo era l'esatto contrario di quello che avrebbe dovuto essere un mago, era violeto, selvaggio ed irrequieto e per di più non aveva la minima intenzione di sottoporsi agli insegnamenti del propietario della torre, che però cocciuto quanto lui aveva deciso di trasformare l'ex schiavo in un suo nuovo adepto; Serum ovviò a molti dei problemi, miancciando di uccidere Talia e sottoponendo Lim ad alcuni dei peggiori trattamenti che solo un esperto mago rosso può conoscere...
Il tempo passò, l'odio di Lim verso il suo nuovo padrone divenne immenso, ma nello stesso tempo imparò anche a padroneggiare le arti magice, con una predilezione particolare verso la negromanzia a discapito della divinazione, un'arte che riteneva utile solo ai deboli. Nella torre Lim aveva anche libero accesso all'enorme bibiloteca del mago, che divenne insieme alla cella di Talia uno dei suoi posti preferiti; il suo amore per i libri e le preziose informazioni che contenevano divenne morboso, tanto che furono innumerevoli le notti che Lim passò sveglio a leggere o a riscrivere i passaggi che riteneva più importanti di quei tomi; la sua attenzione era particolarmete rivolta agli antichi scritti di un negromante di nome Abdul Alhazred, tanto che decise prendere il suo cognome come appellativo.
Anche se la permanenza nella torre stava aumentando i suoi poteri, le continue angherie e vessazioni di Serum nei suoi confronti portarono Lim a studiare numerosi piani per libararsi del suo oppressore. Una notte, dopo mesi di studi, Lim decise che era giunto il momento di agire e tese un agguato al suo mentore; le cose però non andarono esattamante come il ragazzo le aveva pianificate, Serum era più scaltro di lui e sopravvisse all'attacco, riducendo Lim in fin di vita.
Si svegliò in una cella, appeso ad una parete trovò il cadavere di Talia orrendamente straziato, che gli fece compagnia per tutto il tempo della sua reclusione, questo periodo sconvolse ulteriormente la mente di Lim, rendendolo psicotico, lampi di ira accecante iniziarono a tormentarlo, spingendolo ad accanirsi contro la cella fino a ferirsi gravemente.
Quando Sarum fu soddisfatto del periodo di reclusione, usò le sue potenti arti magiche per condizionare la mente di Lim in modo da placare l'odio che provava verso di lui rimuovendo alcuni dei suoi ricordi, e concluse il suo addestramento.
Tempo dopo Lim fu assegnato ad una enclave nelle valli, anche se l'idea di essere il sottoposto di altre persone lo ripugnava iniziò a capire quanto fosse grande il potere a cui aveva accesso militando con i maghi rossi, e la cosa lo aiutò a sopportare le continue punizioni per insubordinazione.
La vita di Lim continuò più tranquillamente di quanto non era mai stato, all'interno dell'enclave si distinse per la sua acuta intelligienza e crudeltà, gli venne anche affidato un uomo in grado di utilizzare una bizzarra fonte di magia in modo che Lim lo potesse studiare. Durante questo periodo cominciarono però a riaffiorare alla sua mente ricordi di eventi che Lim crede di non aver mai vissuto, visioni di una bellissima donna accompagnate da altre di terribili torture iniziarono a tormentarlo ma il carattere sconnesso e frammetario delle visioni fino ad ora gli ha sempre impedito di ricostruire cosa sia effettivamente accaduto nel suo passato.


Aspetto:

L'aspetto esteriore di Lim è sempre molto tetro, indossa una elegante tunica rossa adornata con disgustosi simboli di necromanzia, porta sempre uno spallaccio fatto con un teschio di animale finemente intagliato dove il suo corvo nero adora appollaiarsi. Come tutti i maghi rossi ha la testa rasata e ricoperta di intricati tatuaggi.
Lim è piscotico, alterna periodi di realtiva lucidità in cui si distingue per la sua acuta intelligenza, con repentini e feroci scatti di ira incontrollata, è violento e scontroso, ed ha una insana passione per le sofferenze altrui sopartutto se le ha causete lui, a questo si aggiunge il suo amore morboso per i libri, che lo ha spinto più volte a rischiare la vita.
by Dark Shark

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