Rimedi Contro le False Definizioni di Fede e Sicurezza

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Rimedi Contro le False Definizioni di Fede e Sicurezza


Thomas Brooks (1608-1680)



INGANNO 2: Indurre i credenti a false definizioni delle loro grazie.

Satana sa che, come una falsa definizione di peccato danneggia l’anima in un modo, così una falsa definizione di grazia danneggia l’anima in un altro modo.

Oh, quanto si impegna Satana con ogni mezzo per indurre gli uomini a false definizioni della FEDE! Alcuni li induce a definire la fede in modo troppo elevato, come se questa fosse la piena sicurezza dell’amore di Dio per l’anima di un uomo in particolare e la piena persuasione del perdono e della remissione dei peccati di un uomo in particolare. Dice Satana, Perché parli di fede? La fede è la sicurezza dell’amore di Dio e del perdono dei peccati, e questo tu non l’hai; tu sai di essere lontano da questo, quindi non hai fede. E istigando gli uomini a dare una tale falsa definizione di fede, egli li tiene in una condizione triste, dubbiosa e piena di interrogativi, e li costringe a trascorrere i loro giorni nel dolore e nell’afflizione, così che le lacrime sono la loro bevanda, e la pena il loro cibo, e affliggersi è la loro costante occupazione.

I filosofi dicono che vi siano otto gradi di calore. Ora, se uno dovesse definire il calore solo dal grado più alto, allora tutti gli altri gradi non sarebbero giudicati come calore. Così, se gli uomini dovessero definire la fede solo dal grado più elevato, con la sicurezza dell’amore di Dio e del perdono dei peccati in particolare, che cosa ne sarebbe dei gradi minori di fede?

Se qualcuno dovesse definire vivo un uomo solo dalle più elevate e forti dimostrazioni di vita, come il ridere, saltare, correre, lavorare e camminare, molte migliaia di persone che gemono per la loro debolezza interna ed esterna, e non possono ridere, nè saltare, correre, lavorare o camminare, non sarebbero forse giudicate morte con quella definizione, pur sapendo che essi sono vivi? È così, e sapete come applicarla.

Rimedio 1. Il primo rimedio contro questo inganno di Satana, è di considerare solennemente che vi può essere vera fede, anzi, grandi misure di fede, dove non vi è sicurezza. La donna Cananea nel Vangelo aveva una forte fede, eppure non aveva sicurezza da quanto leggiamo. “Ho scritto queste cose a voi che credete nel nome del Figlio di Dio, affinché sappiate che avete la vita eterna” (1 Gv. 5.13). In queste parole notate che essi credevano, e avevano la vita eterna, rispetto al proposito e alla promessa di Dio, e rispetto al seme e al suo principio nella loro anima, e rispetto a Cristo loro capo, il quale siede in cielo come una persona pubblica, rappresentante di tutti i suoi eletti, il quale “ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù” (Ef. 2.6); e tuttavia essi non sapevano di avere la vita eterna.

Una cosa è avere diritto al cielo, e un’altra saperlo; una cosa è essere amati, e un’altra sapere di essere amati. Una cosa è che Dio scriva il nome di un uomo nel libro della vita, e un’altra che Dio dica a quell’uomo che il suo nome è scritto nel libro della vita, e gli dica (Luca 10.20), “Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.” Così Paolo: “In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l'evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa” (Ef. 1.13). Così Michea: “Non rallegrarti di me, o mia nemica! Se sono caduta, mi rialzerò; se siedo nelle tenebre, l'Eterno sarà la mia luce. Io sopporterò l'indignazione dell'Eterno, perché ho peccato contro di lui” (Michea 7.8, 9). Quest’anima non aveva sicurezza, perché sedeva nelle tenebre, ed era sotto la triste indignazione di Dio; e tuttavia aveva una fede forte, come è evidente dalle parole, “Se sono caduta, mi rialzerò; se siedo nelle tenebre, l'Eterno sarà la mia luce.” Egli mi condurrà avanti nella luce, e io contemplerò la sua rettitudine. Così pure quelli in Isa. 50.10 avevano fede, sebbene non avessero sicurezza. E questo sia sufficiente per la prima risposta.

Rimedio 2. Il secondo rimedio contro questo inganno di Satana, è di considerare solennemente che Dio nella Scrittura definisce la fede in un altro modo. Dio definisce la fede come ricevere Cristo: “a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio” (Gv. 1.12). “A tutti coloro che credettero nel suo nome,” perché l’anima sia fedele a Dio, sebbene non gioia, ma afflizioni accompagnino l’anima. Si, Dio definisce la fede come il venire a Dio in Cristo, e spesso come riposare e fermarsi, rivestendo l’anima di Cristo. È più sicuro e piacevole definire sia i vizi che le grazie come li definisce Dio. Questa è l’unica maniera per quietare l’anima, e per assicurarla contro i sotterfugi degli uomini e dei diavoli, che con false definizioni di grazia si adoperano per mantenere la preziosa anima in una condizione dubbiosa, incerta e penosa, in modo da rendere la vita dei credenti un fardello, un inferno. Mat. 11.23; Gv. 6.37; Ebr. 7.25, 26.

Rimedio 3. Il terzo rimedio contro questo inganno di Satana, è di considerare seriamente questo, che può esservi vera fede dove vi sono molti dubbi. Osservate quelle frequenti parole di Cristo ai suoi discepoli, “Perché avete timore, o uomini di poca fede?” (Mat. 6.30, 14.31, 16.8; Lu. 12.28). Le persone possono essere veramente credenti anche se qualche volta dubitano. Nelle stesse persone di cui parlano le scritture menzionate sopra, voi vedete che la loro fede è lodata, e i loro dubbi sono condannati, il che necessariamente presuppone la presenza di entrambi.

Rimedio 4. Il quarto rimedio contro questo inganno di Satana, è di considerare solennemente che la sicurezza è un prodotto della fede; quindi essa non può essere la fede. La causa non può essere l’effetto, nè la radice il frutto. Come l’effetto proviene dalla causa, il frutto dalla radice, il ruscello dalla sorgente, così la sicurezza proviene dalla fede. Questa verità voglio proclamare: la sicurezza della nostra salvezza e del perdono dei peccati scaturisce prima di tutto dalla testimonianza dello Spirito di Dio che noi siamo i figli di Dio (Efe. 1.13); e lo Spirito non ci testimonia questo finché noi non siamo credenti: “Perché noi siamo figli per fede in Cristo Gesù” (Gal. 4.6). Dunque la sicurezza non è la fede, ma la segue, come l’effetto segue la causa.

Ancora, nessun uomo può essere rassicurato e persuaso della propria salvezza finché non è unito a Cristo, finché non è innestato in Cristo; e un uomo non può essere innestato in Cristo finché non ha fede. Egli deve prima essere innestato in Cristo per fede prima che possa avere la sicurezza della propria salvezza; e questo dimostra chiaramente che la sicurezza non è la fede, ma un effetto e frutto della fede.

Ancora, la fede non può essere persa, ma la sicurezza si; quindi la sicurezza non è la fede. Sebbene la sicurezza sia un prezioso fiore nel giardino di un santo, e sia per l’anima infinitamente più dolce e piacevole di tutti i conforti e le soddisfazioni esteriori, tuttavia non è che un fiore che può appassire, e perdere la sua freschezza e bellezza, come i santi scoprono per propria triste esperienza. Sal. 51.12, 30:6, 7; Cant. 5.6; Isa. 8.17.

Ancora, un uomo deve avere la fede prima di poter avere la sicurezza, per cui la sicurezza non è la fede. E che un uomo debba avere la fede prima di poter avere la sicurezza, è chiaro da questo, che un uomo deve essere salvato prima di poter essere rassicurato della propria salvezza, perché non può essere rassicurato di una cosa che non esiste. E un uomo deve avere fede salvifica prima di poter essere salvato per fede, perché non può essere salvato da una cosa che non ha; dunque un uomo deve avere fede prima di poter avere la sicurezza, e quindi ne deriva in modo assoluto che la sicurezza non è la fede.

Vi sono molte migliaia di preziose anime, delle quali il mondo non è degno, che hanno una fede convinta, eppure a loro manca la sicurezza e gli effetti di questa, come l’immensa gioia, la pace gloriosa e l’intenso desiderio della venuta di Cristo.


Tratto da Thomas Brooks, ‘Preziosi Rimedi Contro gli Inganni di Satana’, cap. IV, ‘Gli ingani di Satana per tenere i santi in una triste e gravosa condizione, piena di dubbi e interrogativi’

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