I Bambini nell'Amministrazione del Patto di Grazia

From Diwygiad

I Bambini nell’Amministrazione del Patto di Grazia


del Dott. Thomas Shepard (1605-1649)

Il Puritano americano Thomas Shepard ci spiega la relazione tra l'appartenenza esteriore al patto, in cui si entra con il battesimo separandosi dal mondo ed essendo accolti nella chiesa visibile, ovvero in modo visibile agli uomini, e la partecipazione interiore al patto, in cui si entra solo in modo incondizionale per opera di Dio, in modo visibile solo a Dio e alla persona convertita. Il patto esteriore ha un aspetto condizionale, ma anche uno incondizionale in cui Dio realizza la Sua promessa di fornire alla sua chiesa i mezzi della grazia, come la Parola e i sacramenti, per essere un Dio dei credenti e dei loro figli.



Quando diciamo che i bambini sono membri per il patto dei loro genitori, vorrei premettere tre cose come chiarimento.

1. Che i figli di genitori pii vengono alla fruizione dell’appartenenza attraverso il patto dei loro genitori, ma ciò che dà loro il diritto e coinvolgimento in questa appartenenza è il patto di Dio, con cui egli impegna se stesso ad essere un Dio ugualmente per loro e per la loro progenie. Questo suppongo sia chiaro.

2. Ciò [viene affermato] secondo la doppia progenie, ossia, (1.) La progenie eletta; (2.) La progenie della Chiesa; così vi è un doppio patto, (1.) Esterno ed esteriore; (2.) Interno ed interiore. E poiché il patto crea la chiesa, vi è un’appartenenza e una condizione di chiesa interiore ed una esteriore; vi è un Giudeo esteriore ed un Giudeo interiore (Rom. 2:29, 29). Non tutti sono Israele (ovvero, la progenie eletta) quelli d’Israele (ovvero, la progenie della chiesa, o nel patto esteriore) ai quali l’Apostolo dice che appartengono l’adozione, il patto, e le promesse; vale a dire, l’adozione esterna, con cui Dio li considera suoi figli, o i figli della sua casa e famiglia, i figli della chiesa; e di conseguenza le promesse appartengono a loro rispetto alla dispensazione esteriore, sebbene essi non siano figli per adozione interna, ai quali appartengono le promesse per la comunicazione efficace e speciale della grazia salvifica. È più chiaro della luce del giorno che molti che sono interiormente, o rispetto al patto interiore, i figli del diavolo, sono esteriormente, o rispetto al patto esteriore, i figli di Dio. Is. 1:2, “Io ho allevato i figli,” e anche “ribelli;” e al verso successivo essi sono chiamati “il mio popolo” (ovvero, per il patto esteriore) e anche peggiori del bue, o dell’asino. In Deu. 32:19,20 essi sono chiamati figli, eppure provocano Dio ad un’ira vendicatrice; figli, tuttavia senza fede. E guardate, alcuni possono essere esternamente cani, ma internamente credenti (come la donna di Canaan, che, rispetto al patto esteriore, Cristo chiama ‘cane’, e i Giudei che lo avevano rigettato li chiama figli, Mat. 15:26) così molti possono essere figli esternamente, rispetto al patto esterno, eppure internamente cani e uomini malvagi; e vediamo che i membri delle più pure chiese di Cristo sono chiamati santi, e fedeli, e figli di Dio, e tuttavia molti fra di loro sono ipocriti e non credenti; perché quelli che, rispetto alla condizione di chiesa, e al patto esteriore e alla professione di fede, sono esternamente o federalmente santi, sono spesse volte internamente e realmente corrotti. Quindi, quando diciamo che i bambini sono nel patto, e quindi membri della chiesa, il senso è, non che essi sono sempre nel patto interiore, e membri della chiesa interiormente, che godono dei benefici interiori e salvifici del patto, ma che essi sono nel patto esterno ed esteriore, e quindi esteriormente membri della chiesa, ai quali appartengono alcuni privilegi esteriori del patto per il loro bene interiore ed eterno.

Avendo chiare queste cose, le menziono piuttosto per minare alcune obiezioni comuni contro l’appartenenza e la partecipazione dei bambini al patto; come, che molte volte essi non hanno alcuna grazia salvifica; e che essi non fanno alcuna vera professione di alcuna grazia, e che molti di loro degenerano e si dimostrano corrotti e malvagi, etc.; perché supponendo tutte queste cose, nondimeno Dio li può accogliere nel patto esteriore, (che è sufficiente per farne la progenie della chiesa, o i membri della chiesa,) sebbene egli non li accolga nel patto interiore, non conferendo loro la grazia salvifica, o la capacità di professarla; anche se essi degenerano e divengono molto corrotti in seguito.

3. Poiché voi potete chiedere cosa sia questo patto esteriore, al quale sono annessi i sigilli, e nel quale dimostreremo che sono inclusi i bambini; e poiché la sua conoscenza è oltremodo utile e piacevole, ne fornirò un breve esempio, come una luce al nostro tardo discorso, specialmente se considerato nel suo ambito più ampio. Questo patto esteriore, dunque, consiste principalmente in questi tre rami, o speciali promesse:—

1. Il Signore vincola se stesso a loro, affinché loro siano chiamati con il suo nome, o che il suo nome sia invocato su di essi, come è in Is. 63:19. Essi saranno chiamati i figli di Dio, (Os. 1:10) ed il popolo di Dio, (Deu. 29:12,13); tu divenisti mia, (Ez. 16:8). Essi possono non essere i suoi figli, e il suo popolo, realmente e in modo salvifico, ma Dio li onora esteriormente (almeno) con questo nome e privilegio; essi porteranno il suo nome, per essere chiamati in quel modo, e di conseguenza per essere considerati tali dagli altri, e per essere annoverati nel numero della sua chiesa e del suo popolo visibili, proprio come uno adotta un figlio giovane; il padre gli dice, che se si comporterà bene verso di lui, quando sarà cresciuto negli anni possiederà l’eredità stessa; ma, nel frattempo, egli avrà questo favore, di essere chiamato suo figlio, e di essere della sua famiglia e della sua casa, e quindi di essere considerato nel numero dei suoi figli. Vedi Rom. 9:4.

2. Il Signore promette che essi, su tutti gli altri nel mondo, avranno i mezzi con cui Egli farà loro del bene, e con cui trasmetterà i benefici speciali del patto. Essi saranno separati da tutti i popoli del mondo, per godere di questi benefici speciali della remissione dei peccati, del potere contro il peccato, della vita eterna, etc. e li avranno certamente, con quei mezzi, a meno che essi non li rifiutino; questo è evidente da passi scritturali come questi e simili esempi: Quale privilegio ha il Giudeo? (dice l’Apostolo, Rom. 3:1, e quale vantaggio dalla circoncisione, se per natura si trova sotto l’ira e il peccato? perché su questa base l’Apostolo pone la questione:) egli risponde, Grande in ogni senso, ma principalmente perché a loro furono affidati gli oracoli di Dio, ovvero, la parola, le promesse, il patto; che sono i mezzi ordinari della grazia salvifica e del bene eterno; altri ascoltano la parola, ma questi nel patto esteriore ne godono mediante il patto e la promessa; e quindi questi, in primo luogo, sono cercati con questi mezzi; e quindi Cristo dapprima proibisce ai suoi discepoli di andare a predicare sulla via dei Gentili (persone fuori dal patto), ma alle pecore perdute della casa d’Israele (Mat. 10:6) e lui stesso dice alla donna di Canaan di non esser venuto che per le pecore perdute della casa d’Israele (Mat. 15:24). E sebbene egli inviti i suoi discepoli ad andare a predicare a tutte le nazioni, ancora in Atti 3:26 viene detto, A voi per primi Iddio ha mandato Cristo, perché siete i figli della promessa e del patto (v. 25); ravvedetevi dunque, e siate convertiti. Non resistete o rifiutate Cristo, perché egli è stato mandato prima a voi, per benedirvi e distogliervi dalle vostre iniquità; e la promessa è completa e chiara (Rom. 11:23). Se non persistono nell’infedeltà (ovvero, rifiutando la grazia e Cristo quando sono offerti), essi saranno innestati, perché Dio è capace di farlo, e lo farà; e la ragione per cui il Signore ha abbandonato il suo popolo ai loro consigli, è perché “il mio popolo non ha atteso alla mia voce,” dopo tutti i mezzi che Dio ha usato per il loro bene (Sal. 81:11-13, e Deu. 7:6). Il Signore vi ha scelto, fra tutti i popoli della terra, perché siate per Lui un popolo speciale, e siate un popolo santo al Signore. In che modo un popolo santo? Per santità interiore? No, davvero; perché molti di loro interiormente non erano santi, sia genitori che figli; ma voi siete santi, ovvero voi siete esternamente santificati e separati, mediante gli speciali mezzi della santità, per essere un popolo speciale per Dio. E quindi (Isa. 5:7) gli uomini di Giuda sono chiamati le piante delle delizie di Dio, ovvero piantati nella radice e nell’abbondanza della chiesa, e quindi hanno ricevuto tutti i mezzi per il loro bene speciale (ver. 4) “Che si doveva più fare alla mia vigna che io non vi abbia fatto?” E quindi, sebbene la parola possa giungere ai pagani così come ai membri della chiesa, tuttavia non giunge ad essi per mezzo del patto, come avviene per i membri della chiesa; né essi hanno da principio alcuna promessa di misericordia, come l’hanno i membri della chiesa; né essa appartiene principalmente a loro, ma ai figli del patto e della promessa, come è stato detto. E quindi ne segue anche che Dio non taglia mai via la progenie dei suoi servi dagli speciali benefici del patto, finché essi non abbiano ricevuto i mezzi di esso, e non abbiano effettivamente rigettato quei mezzi; e dunque i Giudei (che sono resi il modello di ciò che Dio farà a tutte le chiese dei Gentili, Rom. 11) non furono mai ripudiati finché con la loro mancanza di fede essi provocarono il Signore a reciderli rigettando e negando loro i mezzi della loro eterna pace.

3. Il Signore promise che alla progenie del suo popolo (considerata in modo indefinito) sarebbe stato tolto questo cuore (cioé, quello che avrebbe rifiutato la grazia speciale e la misericordia), così come avrebbero ricevuto i mezzi necessari a quel fine; questo è evidente da Deu. 30:6, “E il Signore Iddio tuo circonciderà il tuo cuore, e il cuore della tua progenie, acciocchè tu ami il Signore Iddio tuo;” egli reciderà l’incirconcisione, ed il peccato, e la resistenza del cuore contro Dio; Egli porterà via il cuore di pietra; non a tutti quelli nel patto esteriore, ma a questi in modo indefinito; così che non vi è alcuna promessa di fare questo a chi è fuori dalla chiesa visibile (sebbene Dio nella sua sovranità e libera misericordia talvolta lo faccia), ma la promessa di questo appartiene in modo indefinito a quelli della sua chiesa, fra i quali normalmente e ordinariamente Egli compie questa grande opera, lasciando alla libertà della sua misericordia segreta di operare in tal modo su chi vuole, e quando vuole; nel frattempo nessun uomo può escludere se stesso, o chiunque altro entro questo patto, dalla speranza di questa misericordia e grazia, ma può con conforto cercarla e pregare per essa; perché questo è il patto di Dio, che il Redentore verrà da Sion, e rimuoverà l’empietà da Giacobbe (Rom. 11:26-27); perché il patto di Dio non funziona solo così, Se voi credete e accogliete la grazia, la otterrete; ma anche così, Io circonciderò il vosro cuore, toglierò il cuore di pietra, rimuoverò l’empietà da voi, vi rendererò capaci di credere. E quindi da queste premesse derivano queste tre cose:

1. Che come il patto procede non solo così, ovvero, “Se tu credi sarai salvato,” ma anche, “Io vi renderò capaci di credere,” così l’ingresso di un uomo nel patto non è solo per una professione di fede vera e personale (come dicono alcuni), perché il patto di Dio procede anche un su un livello più alto, ovvero, nel creare e rendere capaci alcuni di credere, e quindi capaci di fare quella professione.

2. Che lo stesso patto esteriore non è semplicemente condizionale, ma vi è qualcosa di assoluto in esso; e quindi ne segue che è un grande errore quello di alcuni che pensano che la circoncisione e il battesimo suggellano solo in modo condizionale, essendo il patto esteriore, come loro dicono, semplicemente condizionale; perché quelle tre cose menzionate nel patto esteriore, vedete, sono in qualche aspetto assolute, e se il patto fosse solo condizionale, allora il Signore non sarebbe in un patto con i membri della chiesa più di quanto lo sarebbe con i pagani e gli infedeli; perché può essere proposto in modo condizionale a tutti, che se credono saranno salvati; ma sicuramente la grazia di Dio è un po’ più estesa agli uni rispetto agli altri.

3. Dunque potete vedere che cosa faceva una volta la circoncisione, e che oggi è suggellato dal battesimo; anche per i bambini il sigillo deve confermare il patto; il patto è, che Dio (almeno esteriormente) li possiede, e li considera suo popolo e suoi figli entro la sua chiesa e il suo regno visibili, ed in seguito Egli li sfoltirà, reciderà, curerà, e nutrirà, e accrescerà i mezzi per il loro bene eterno, il quale bene essi avranno, a meno che non lo rifiutino opponendo resistenza; ovvero, a meno che Egli non tolga questo cuore ostile da loro in modo indefinito, così che anche se nessuno può essere sicuro che Egli farà ciò in modo particolare per questa o quella persona, tuttavia tutti, attraverso questa promessa, possono sperare e pregare per la comunicazione di questa grazia, per percepirla a tempo debito.

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