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indice - domenica 28, 29, 30


Il santo Battesimo

Contents

Ventiseiesima e ventisettesima domenica

D. 69. In che modo il santo battesimo ti ricorda e ti assi­cura che l'unico sacrificio di Cristo sulla croce è per il tuo bene?

R. Perché Cristo ha istituito questo lavacro esteriore (196) e vi fece la promessa secondo cui, attraverso il suo sangue e il suo Spirito, sono lavato dall'impurità della mia anima, cioè da tutti i miei peccati (197), con la stessa certezza con cui sono lavato este­riormente dall'acqua che serve abitualmente a togliere la spor­cizia del corpo.

D. 70: Che cosa significa essere lavato dal sangue e dallo Spirito di Cristo?

R. È avere la remissione dei peccati mediante la grazia di Dio, a causa del sangue che Cristo ha versato per noi nel suo sacrifi­cio sulla croce (198). È anche essere rinnovato e santificato dallo Spirito Santo che fa di noi delle membra del Cristo, perché moriamo sempre più al peccato e conduciamo una vita santa e irreprensibile (199).

D. 71. Dove Cristo ha promesso che siamo lavati dal suo sangue e dal suo Spirito con la stessa certezza con cui lo siamo mediante l'acqua del battesimo?

R. Nell'istituzione del battesimo che dice: «Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo». «Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato» (Mr 16:16). Questa promessa viene ripetuta an­che quando la Scrittura chiama il battesimo «lavacro della nuova nascita» (Tt. 3:5) e «purificazione dei peccati» (At. 22:16).

D. 72. II lavacro esteriore è dunque in se stesso la purifi­cazione dei peccati?

R. No, poiché solo il sangue di Gesù Cristo e lo Spirito Santo ci purificano da tutti i peccati (200).

D. 73: Perché allora lo Spirito Santo chiama il battesimo lavacro della nuova nascita e purificazione dei peccati?

R. Dio parla in questo modo non senza una profonda ragione, poiché non solo vuole insegnarci con questo che, come la spor­cizia del corpo (201) è tolta dall'acqua, così i nostri peccati lo sono dal sangue e dallo Spirito di Dio, ma soprattutto vuole assicurarci, con questo pegno e segno divino, che non siamo veramente lavati spiritualmente dai nostri peccati così come lo siamo corporalmente mediante l'acqua (202).

D. 74. Si devono battezzare anche i bambini?

R. Sì, poiché appartengono, come gli adulti, all'alleanza di Dio e alla sua chiesa (203) e sono loro promessi, allo stesso modo che agli adulti (204), la remissione dei peccati nel sangue di Cristo, nonché lo Spirito Santo che produce la fede. Anch'essi de­vono quindi essere incorporati alla chiesa cristiana [cattolica, universale] mediante il battesimo, segno dell'alleanza, ed es­sere distinti dai figli dei non credenti (205), come si è fatto nell'Antico Testamento mediante la circoncisione (206) al cui posto nel Nuovo Testamento (Nuovo Patto) (207) è stato istituito il battesimo.

Riferimenti biblici

  • (196) "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (Mt. 28:19).
  • (197) "Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco" (Mt. 3:11); "Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato" (Mr. 16:16); "Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua, mi ha detto: "Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo" (Gv. 1:33); "E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo" (At. 2:38); "O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita" (Ro. 6:3,4); "Quest'acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio). Esso ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo" (1 Pi. 3:21).
  • (198) "Vi aspergerò d'acqua pura e sarete puri; io vi purificherò di tutte le vostre impurità e di tutti i vostri idoli" (Ez. 36:25); "In quel giorno vi sarà una fonte aperta per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme, per il peccato e per l'impurità" (Za. 13:1); "In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia" (Ef. 1:7); "DIO, il Signore, è la mia forza; egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve e mi farà camminare sulle alture" (Ab. 3:19); "Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell'aspersione che parla meglio del sangue d'Abele" (Eb. 12:24); "eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate" (1 Pi. 1:2); "e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue" (Ap. 1:5); "Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello" (Ap. 7:14).
  • (199) "Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo". Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito»" (Gv. 3:5-8); "Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita" (Ro. 6:4); "E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio" (1 Co. 6:11); "in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti" (Cl. 2:11,12).
  • (200) "Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco" (Mt. 3:1); "Quest'acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio). Esso ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo" (1 Pi. 3:21); "Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato" (1 Gv. 1:7).
  • (201) "E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio" (1 Co. 6:11); "e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue" (Ap. 1:5); "Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello" (Ap. 7:14).
  • (202) "Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato" (Mr. 16:16); "E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo" (At. 2:38); "O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita" (Ro. 6:3,4);"Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo" (Ga. 3:27).
  • (203) "Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno per il quale io sarò il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te" (Ge. 17:7); "Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro»" (Mt. 19:14).
  • (204) "Non allontanarti da me, perché l'angoscia è vicina, e non c'è alcuno che m'aiuti" (Sl. 22:11); "«Ora ascolta, Giacobbe, mio servo, o Israele, che io ho scelto! Così parla il SIGNORE che ti ha fatto, che ti ha formato fin dal seno materno, colui che ti soccorre: Non temere, Giacobbe mio servo, o Iesurun che io ho scelto! Io infatti spanderò le acque sul suolo assetato e i ruscelli sull'arida terra; spanderò il mio Spirito sulla tua discendenza e la mia benedizione sui tuoi rampolli" (Is. 44:1-3); "E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà»" (At. 2:38,39); "Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia»" (At. 16:31).
  • (205) "Allora Pietro disse: «C'è forse qualcuno che possa negare l'acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?»" (At. 10:47); "perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi" (1 Co. 7:14).
  • (206) "Poi Dio disse ad Abraamo: «Quanto a te, tu osserverai il mio patto: tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questo è il mio patto che voi osserverete, patto fra me e voi e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio tra di voi sia circonciso. Sarete circoncisi; questo sarà un segno del patto fra me e voi. All'età di otto giorni, ogni maschio sarà circonciso tra di voi, di generazione in generazione: tanto quello nato in casa, quanto quello comprato con denaro da qualunque straniero e che non sia della tua discendenza. Quello nato in casa tua e quello comprato con denaro dovrà essere circonciso; il mio patto nella vostra carne sarà un patto perenne. L'incirconciso, il maschio che non sarà stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sarà tolto via dalla sua gente: egli avrà violato il mio patto»" (Ge. 17:9-14).
  • (207) "in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati" (Cl. 2:11-13).

Commento alla D/R 69

Il Catechismo di Heidelberg insegna ciò che riguarda il Battesimo nelle domeniche 26 e 27 dell'anno, in particolare dalla D/R 69 alla D/R 74. Il Battesimo è il primo dei due sacramenti che Cristo ha dato alla Sua chiesa. Il Battesimo è il sacramento dell'iniziazione cristiana. Tramite esso il battezzando riceve, per così dire, un contrassegno che lo identifica da quel momento in poi come membro della comunità visibile del popolo di Dio, il popolo legato a Dio da un patto, che così si impegna a prendersene cura. Coloro che così sono lavati ritualmente con acqua nel nome del Padre, Figlio, e Spirito Santo, vengono separati dal resto del mondo e viene loro rivolto l'appello personale a far parte di un popolo che la Scrittura definisce: "...una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa" (1 Pietro 2:9).

Di per sé stesso il Battesimo non certifica la salvezza del battezzando. L'effettiva riconciliazione con Dio, e quindi la salvezza eterna, passa attraverso la fede personale in Cristo Signore e Salvatore. Il Catechismo maggiore di Westminster (D/R 167) chiarisce il ruolo del Battesimo notando come hanno vita eterna soltanto coloro che, per fede, personalmente entrano in comunione con Cristo nella Sua morte e risurrezione (Romani 6:2-14). Non ogni persona battezzata si trova in questa condizione ed il Battesimo, di per sé non la stabilisce. Al tempo stesso, però, il Battesimo cristiano sempre significa che l'individuo battezzato entra in uno speciale rapporto d'alleanza con Dio, un rapporto che le persone non battezzate non possiedono.

Questo rapporto comporta diverse responsabilità, in particolare quella del ravvedimento e della fede (Marco 8:34-36). L'impenitenza e l'incredulità violano questo patto (Colossesi 1:22-23; Ebrei 3:7-19). Le persone battezzate potenzialmente possono infrangere questo patto, che rimane un vero patto con vere responsabilità. Coloro che infrangono questo patto in modo pieno e definitivo provano di non essere mai stati salvati (1 Giovanni 2:19). Essi erano comunque membri dell'alleanza - membri infedeli, eppure membri di essa a tutti gli effetti.

Per coloro che hanno fede, però, il Battesimo significa non solo il loro ingresso della comunità cristiana visibile, ma anche il loro ingresso nella comunità invisibile dell'Alleanza. La distinzione fra comunità cristiana visibile (sociologica) e quella invisibile (spirituale) è importante (Cfr. Chiesa invisibile). Il Battesimo suggella nella nostra coscienza la certezza che Dio ci lava dal peccato e dalle sue conseguenze eterne tramite il sacrificio di Cristo sulla croce (il sangue di Cristo) e ci ha posto nella chiesa invisibile. Quest'ultima consiste solo di coloro che di tutto cuore si sono affidati a Gesù Cristo come loro Salvatore e Signore.

Il sacramento del Battesimo aiuta i fedeli a vedere come essi siano membri molto più che della chiesa visibile, la quale è composta da tutti coloro che professano la fede cristiana, inclusi coloro che la professano in modo apparente. Questa certezza interiore è provveduta dallo Spirito di Dio, ma è pure veicolata attraverso il lavacro d'acqua, ci dice il Catechismo di Heidelberg (D/R 69). Quando guardiamo e sentiamo l'acqua del Battesimo noi comprendiamo più concretamente che il sangue del sacrificio di Cristo rimuove dalla nostra anima la sporcizia del peccato così come l'acqua lava via lo sporco del nostro corpo. Il Battesimo è un aiuto alla nostra fede ed assicura tutti coloro che confidano in Cristo che di fronte al tribunale essi sono davvero puliti (2 Pietro 3:21).

Tutt'attraverso la storia, Dio ha legato Sé stesso una comunità visibile di gente che Gli appartiene in modo speciale attraverso un patto. Questa comunità si identifica tramite la confessione della sua fede. Però, non tutti coloro che appartengono a questa comunità visibile possiedono di fatto la fede. Solo coloro che confidano in Cristo di tutto cuore fanno parte della Chiesa invisibile, la quale prende il suo nome dal fatto che la vera condizione del cuore degli altri è invisibile a noi ma non a Dio.

Dobbiamo autenticamente riporre la nostra fede in Gesù per ricevere i benefici suggellati nel Battesimo.

Qual è il significato del Battesimo? L'insegnamento degli Apostoli com'è esposto nelle nostre Confessioni di fede, ce lo spiega. Esso non è lasciato alle nostre private interpretazioni o idee. Spesso oggi, infatti, si sentono del Battesimo interpretazioni soggettive, minimaliste, parziali o, peggio, mediate dalla nostra cultura e tradizioni umane.

Ecco come Matthew Henry commenta il testo che sta alla base della nostra riflessione quest'oggi: "Il peccato lascia una macchia sull'anima, una macchia di colpa e di contaminazione. Nulla può far sparire questa macchia se non il sangue di Cristo; piuttosto che non vederla mai lavata via, Cristo è stato disposto a versare il Suo proprio sangue per acquistare perdono e purezza per loro [il Suo popolo]".

Le categorie bibliche di colpa ed espiazione sono molto lontane dalla sensibilità moderna e per essa del tutto incomprensibili e, a dire di alcuni, "assurde". Esse però sono una verità che esige una completa ristrutturazione del nostro modo di pensare. Non è la Parola di Dio a dover essere adattata al nostro quadro concettuale, ma noi a dovere assumere le autorevoli categorie bibliche.

La Bibbia afferma che il nostro peccato e depravazione (la nostra condizione di peccato) ci rende moralmente sporchi ed impuri agli occhi di Dio, nella Sua perfetta santità. Dobbiamo così essere del tutto ripuliti se vogliamo poter stare di fronte a Lui senza timore. A livello fisico, ci vuole l'acqua per rimuovere lo sporco dal nostro corpo, dai nostri abiti, e così via. A livello spirituale solo il sangue di Cristo può lavar via il peccato dalla nostra anima (Ebrei 10:1-10). Il lavacro in acqua del Battesimo è quindi il modo ideale (stabilito da Cristo assieme alla Santa Cena) per rammentarci e confermarci il lavacro spirituale nel sangue di Cristo che è necessario per il perdono dei nostri peccati.

Il Battesimo porta in sè la promessa che, affidandoci a Cristo ed alla Sua opera, Dio ci lava nel sangue di Gesù e nel Suo Spirito in modo altrettanto sicuro di quanto l'acqua ci lava dallo sporco fisico. Essere lavati nel sangue di Cristo, come ci dice il Catechismo di Heidelberg nella D/R 70, significa essere perdonati dai nostri peccati grazie all'opera espiatrice compiuta dal Cristo che muore in croce. Il sangue del nostro Salvatore non ha in sé stesso proprietà mistiche o magiche - si tratta di vero sangue umano coerente con la vera umanità di Cristo. Il significato del Suo sangue versato si poggia sul fatto della Sua morte sacrificale. La morte del nostro Signore sulla croce sottoposta alla maledizione di Dio Suo Padre, ha di fatto pagato il prezzo dei nostri peccati. Essa ha soddisfatto la giusta ira di Dio contro il peccato, permettendogli nel contempo di essere giusto e pure il Giustificatore del Suo popolo (Romani 3:21-26; Galati 3:10-14). Per poter essere salvati, infatti, un uomo come Gesù doveva morire pagando così Egli stesso il prezzo dei loro peccati - il Dio-uomo Gesù Cristo.

La morte di Cristo, come ci rammenta Matthew Henry nella citazione precedente, è stata una morte volontaria. Il Padre non ha forzato Gesù ad essere condannato alla morte di croce contro la Sua volontà (poteva evitarlo), al contrario, il Figlio di Dio volontariamente ha umiliato sé stesso ed ha ubbidito al Padre nella Sua incarnazione e nell'opera della riconciliazione (Filippesi 2:5-11).

Nell'eternità passata, il Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo hanno stabilito fra di loro un patto per salvare un proprio popolo per l'eterna gloria del Dio trino. Il Padre si è proposto di ricevere la virtù della morte di Suo Figlio per coprire i peccati del Suo popolo. Il Figlio ha offerto Sé stesso volontariamente attraverso lo Spirito per lavarci da tutti i nostri peccati. Lo Spirito è stato d'accordo nell'applicare quest'opera a coloro che ripongono fiducia in Lui, significandola e suggellandola nel Battesimo.

Il Battesimo rammenta a noi che crediamo che siamo del tutto lavati dai nostri peccati sulla base del sangue versato da Cristo. La Sua morte sacrificale in croce in nostro favore ha permesso a Dio di perdonarci senza che la Sua giustizia ne risultasse compromessa. Quando assistiamo alla celebrazione di un Battesimo, esso ci rammenta il grande sacrificio di Gesù che ha versato il Suo sangue, la Sua vita stessa, per amore del Suo popolo, coloro che Gli sono stati affidati e Gli appartengono. Non potremo mai considerare questa verità alla leggera ma sempre ci rallegriamo per quanto il Signore ha fatto per noi.

Commento alla D/R 70

Il significato del Battesimo è che Cristo ha versato il Suo sangue per assicurare il perdono di tutti coloro che si affidano a Lui. Questo sacramento significa pure altre cose, come evidenzia la D/R 70 del Catechismo di Heidelberg. Per coloro che si sono affidati a Cristo, il Battesimo tangibilmente rammenta che essi sono "lavati dallo Spirito di Cristo", che essi sono "rinnovati e santificati" per essere membra di Cristo.

Nel Battesimo guardiamo indietro all'opera compiuta da Cristo affinché noi fossimo perdonati e riconciliati con Dio, ma guardiamo pure alla continua opera dello Spirito Santo nel purificarci da ogni peccato. Sebbene lo Spirito Santo avesse rigenerato il cuore dell'antico popolo di Israele in alleanza con Dio, dando a quei credenti la fede nel Signore che sarebbe venuto, i profeti pure annunciavano che sarebbe venuto il giorno in cui lo Spirito Santo sarebbe stato dato al popolo di Dio in maggior misura (Numeri 11:29). I profeti prevedevano un risveglio, una nuova elargizione dello Spirito che avrebbe posto la legge di Dio nel cuore del Suo popolo purificandoli da ogni desiderio di disubbidire al Signore. Il testo biblico da cui siamo partiti quest'oggi è uno dei luoghi dove è registrata questa futura speranza del popolo dell'antico patto.

Come vedete, Ezechiele associa l'aspersione con acqua all'effusione dello Spirito. Nella Scrittura quest'associazione è comune, e con essa si spiega il perché il Catechismo di Heidelberg ed altri credi e confessioni, congiungano il sacramento del Battesimo d'acqua con la rigenerazione ed altre operazioni della terza Persona della Trinità (cfr. CMW D/R 165). Gesù stesso, in Giovanni 3:5 si riferisce alla necessità che abbiamo di "nascere dall'altro" o "nascere di nuovo" come condizione per poter vedere il regno dei cieli. Sebbene alcune tradizioni vedano qui un riferimento al Battesimo, la cosa importante da notare è che Gesù congiunge acqua e Spirito esattamente nel modo che fa il profeta Ezechiele. Il fatto che Cristo menzioni lo Spirito Santo e l'acqua al tempo stesso, illustra l'opera dello Spirito. Come commenta Giovanni Calvino su Giovanni 3:5: "Si tratta di un modo comune che ha la Scrittura di parlare, ogni qual volta si menziona lo Spirito, aggiungervi l'acqua o il fuoco per esprimerne la potenza".

Dio lo Spirito Santo opera vera purificazione e rinnovamento, pulendoci tanto a fondo da farci considerare la lordura del peccato come del tutto fuori posto nella nostra anima ed a portarci ad una vita di ravvedimento. L'acqua fa una cosa simile a livello terreno, rinfrescandoci e stabilendo un forte contrasto fra ciò che l'acqua ha pulito e ciò che è sporco. Attraverso il lavaggio con acqua il Battesimo cristiano illustra l'opera dello Spirito.

Il Sacramento del Battesimo ci rammenta che Dio ci purifica da ogni peccato e che quindi la sporcizia della malvagità non può più trovare posto nella nostra vita. Se abbiamo confidato in Cristo solamente, allora siamo in Cristo Gesù e non dobbiamo più vivere come se ancora fossimo in Adamo. Sicuramente cadremo ancora e ci rialzeremo, ma questo avverrà fintanto che non saremo definitivamente glorificati. Ciononostante, ogni giorno dobbiamo considerare il peccato come del tutto fuori posto nella vita cristiana e dobbiamo ravvederci e cessare da tutto ciò che Dio considera un male.

Commento alla D/R 71

Quando discutiamo di sacramenti dobbiamo evitare due errori contrapposti. Il primo è l'idea che i sacramenti siano in grado di veicolare essi stessi la grazia "ex opere operato" (un'espressione latina che significa letteralmente "per il fatto stesso di aver fatto la cosa"). In altre parole, i sacramenti, quando sono amministrati nel modo dovuto, fornirebbero sempre la grazia. Questa concezione trasforma i sacramenti in una sorta di riti magici nei quali il celebrante chiede di confidare, invece che rimandare all'opera di Cristo (oggettiva e storica), la quale sola dev'essere oggetto della nostra fede. Questa concezione, inoltre, mette in ombra la funzione dei sacramenti di essere pure, secondo l'insegnamento biblico, veicoli di condanna, non di grazia, per coloro che non ricevono con fede ciò che i sacramenti significano e suggellano (1 Corinzi 11:27).

Il secondo errore considera i sacramenti come puro segno, non attribuendo loro alcuna utilità nelle mani dello Spirito Santo per promuovere la nostra santificazione. Secondo quest'ultima concezione, i sacramenti sono, nella migliore delle ipotesi, delle "memorie" di ciò che Dio ha fatto nel passato nella nostra redenzione e rigenerazione. In questo modo, essi non sarebbero al presente veicoli di alcuna virtù spirituale, beneficio o grazia. La maggior parte di coloro che sostiene quest'idea lo fa per timore che una concezione elevata del sacramenti possa oscurare la giustificazione per sola grazia attraverso la sola fede sulla base dell'opera di Cristo soltanto. Pur comprendendo questa preoccupazione, la Scrittura non ci permette di negare una speciale opera dello Spirito Santo attraverso i sacramenti.

Dobbiamo affermare un'opera speciale dell Spirito Santo attraverso il Battesimo perché il Nuovo Testamento congiunge in modo molto stretto questo sacramento all'opera dello Spirito Santo. Lo vediamo, per esempio dal testo biblico da cui siamo partiti quest'oggi dove l'Apostolo parla del lavacro della rigenerazione (o "bagno" nella NR). In un altro testo, l'apostolo Pietro scrive: "Il battesimo ... ora salva anche voi" (1 Pietro 3:21).

Data l'intera testimonianza delle Scritture, non ci è possibile affermare che il Battesimo sia un requisito della rigenerazione e della salvezza. Se fosse così, per esempio, Gesù non avrebbe potuto promettere la salvezza al ladrone pentito sulla croce (Luca 23:39-43). I benefici della salvezza significati nel Battesimo, non sono confinati ai segni, il che renderebbe impossibile essere salvati senza essere battezzati [alcune chiese si affrettano a battezzare i morenti non battezzati, siano essi consapevoli o meno del significato di questo rito, il che è assurdo]. Il commentario di Giovanni Calvino a Giovanni 3 rende chiaro questo punto: non c'è alcuna connessione funzionale fra salvezza e sacramenti, come pure fa eco a questo insegnamento la Confessione di fede di Westminster (28:5). Ciononostante, la persona salvata che non sia mai stata battezzata è l'eccezione, non la regola. Noi non crediamo nella rigenerazione battesimale (che il battesimo di per sé stesso operi la rigenerazione spirituale del battezzando) ma, col Nuovo Testamento noi confessiamo che il Battesimo sia un autentico strumento della grazia per mezzo del quale lo Spirito di Dio rafforza la nostra fede e ci rammenta dell'opera di Cristo.

Il testo di oggi, così, è un testo probante per la D/R 71 del Catechismo di Heidelberg che, in accordo con le Scritture, chiama il Battesimo "lavacro della nuova nascita" e "purificazione dei peccati". Si può essere salvati senza essere battezzati se la cosa è al di fuori del nostro controllo e non possiamo così essere battezzati. Il Nuovo Testamento, però, non conosce alcun nuovo convertito che abbia consapevolmente rifiutato di essere battezzato. Se confidi in Gesù per la tua salvezza e non sei mai stato battezzato, devi richiedere che ti venga amministrato il segno ed il suggello del Battesimo e questo ti sarà di beneficio.

Commento alla D/R 72

Per tutta la storia della chiesa cristiana i sacramenti sono stati oggetto di un acceso dibattito perché i cristiani hanno sempre riconosciuto come il Battesimo e la Santa Cena non siano vuoti rituali. Al contrario, sono segni della promessa e della fedeltà di Dio e, come tali, vi è un rapporto spirituale fra il segno e la cosa significata. Questo rapporto è stabilito da Dio stesso, il quale Egli stesso attribuisce al sacramento il significato. Così, sebbene le realtà spirituali rappresentate nel Battesimo e nella Santa Cena non siano causate dall'esecuzione stessa dei sacramenti, a causa delle promesse di Dio i benefici significati e suggellati nei sacramenti sono impartiti nei sacramenti stessi a coloro che hanno fede autentica.

In primo luogo, il sacramenti sono segni della fedeltà di Dio al Suo patto. Vi è, naturalmente, un senso per il quale noi partecipiamo ai sacramenti come testimonianza al mondo che ci guarda, ma quello non è il significato principale del Battesimo e della Santa Cena. I sacramenti, accanto alla Parola di Dio predicata, sono designati principalmente per proclamare la fedeltà di Dio. La Sua fedeltà non dipende dalla fedeltà di coloro che servono nel Suo nome (2 Timoteo 2:13), né essa dipende dalla forza della nostra fede in Lui (Luca 22:31-34). Il nostro Creatore mantiene sempre le Sue promesse.

Di conseguenza, Dio non fallisce mai nel mantenere la Sua promessa nel Battesimo che Egli purificherà dal peccato tutti coloro che per la salvezza confidano in Cristo solo. Il lavare esteriormente in acqua, come ci rammenta la D/R 72 del Catechismo di Heidelberg, non ci purifica di per sé stesso dalle nostre trasgressioni. Quello è realizzato solo se veniamo lavati per fede dal sangue di Gesù e dal Suo Spirito (1 Giovanni 1:7). Ciononostante, la promessa data nel Battesimo è una promessa autentica, ed il Signore ha vincolato Sé stesso a mantenere queste promessa quando coloro che sono battezzati esteriormente vengono a Cristo Gesù con fede. A quel punto della conversione, il Battesimo esteriore è adempiuto nel battesimo spirituale in Cristo e dai benefici che lo Spirito Santo realizza (Galati 3:27).

Così come avviene per la Parola predicata, un sacramento celebrato secondo le direttive del Signore Gesù realizzerà i suoi propositi. Si tratta di una promessa di Dio usata per edificare i Suoi eletti, ma è anche una promessa di condanna per tutti coloro che respingono la promessa significata nel sacramento.

Proprio come la Parola di Dio non ritorna a Lui a vuoto, nemmeno lo fa l'esercizio e l'amministrazione dei sacramenti. La predicazione della Parola di Dio o ammorbidirà i cuori, inclinandoli alla Sua verità, oppure indurirà i cuori contro le Sue promesse. Così è con i sacramenti. Non dobbiamo mai prendere alla leggera queste ordinanze, ma esaminare noi stessi prima di assistervi o di parteciparvi.

Commento alla D/R 73

Alcune tradizioni teologiche sostengono il concetto di rigenerazione battesimale (vedi nota 1), l'idea che tutti i battezzati, in virtù del rito del battesimo, riceverebbero un nuovo cuore per Dio. Questo nuovo cuore lo si perderebbe più tardi a causa dell'impenitenza. Queste tradizioni, ciononostante insegnano che, nel battesimo, Dio concederebbe sempre un nuovo cuore. Altre tradizioni teologiche commettono l'errore opposto, considerando semplicemente il Battesimo come una testimonianza pubblica del nostro impegno verso Gesù. Secondo quest'ultima concezione, Dio non farebbe realmente una promessa e lo Spirito Santo non si muoverebbe a confermare la nostra fede. Al contrario, il Battesimo manifesterebbe solo la nostra intenzione di servire Cristo, la nostra decisione di confidare in Gesù solo per essere salvati.

I teologi riformati non riconoscono né insegnano queste concezioni estreme. Il rito del Battesimo non causa la nostra rigenerazione. Nessuna persona battezzata può pretendere, per il solo fatto di essere stata battezzata, un diritto alla grazia di Dio, solo perché è stata aspersa, immersa o altrimenti lavata con acqua nel Nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Un nuovo cuore è dono soltanto dello Spirito Santo (Giovanni 3:3-5), ed Egli non rigenera ogni membro battezzato della chiesa visibile. Eppure, questo non spoglia il battesimo di autentico potere e significato. La certa promessa del Signore che Egli redime tutti coloro che si ravvedono dai loro peccati e credono in Cristo soltanto è veicolata, senza eccezione, verso tutti coloro che sono battezzati. "Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà" (Atti 2:39). Dio realmente fa uso del Battesimo per rassicurare gli eletti, per sostenere la loro fede e per accogliergli nella Sua chiesa. Tutto questo non ha a che fare con la rigenerazione battesimale, perché la promessa nel Battesimo, come tutta la Parola di Dio, pure ha il potere di indurire i cuori di coloro che la respingono,. Noi non riusciamo pienamente a spiegare in che modo Dio faccia uso del Battesimo per benedire il Suo popolo. Il sacramento del Battesimo, però, indubbiamente veicola agli eletti veri benefici spirituali.

La Scrittura non teme di parlare in questo modo del Battesimo, come spiega il Catechismo di Heidelberg (D/R 73). Il testo biblico dal quale siamo partiti oggi, è uno dei molti in cui la Bibbia fa uso del linguaggio battesimale rendendolo quasi sinonimo con la salvezza. La Scrittura fa questo, ci dice il Catechismo, perché Dio, nel Battesimo, vuole fornirci una rassicurazione spirituale di ciò che Egli opera nel cuore di tutti coloro che confidano in Cristo. Nessuno viene salvato semplicemente attraverso l'acqua del Battesimo, ma tutti coloro che sono salvati hanno fatto esperienza della grazia di Dio nel loro battesimo.

Dio veicola la Sua grazia verso di noi attraverso la predicazione della Parola ed i sacramenti: è così che non dobbiamo mai pensare al Battesimo ed alla Santa Cena come semplici riti. Non comprendiamo del tutto ciò che accade nel Battesimo, ma chi mai potrebbe comprendere tutte le sfaccettature dell'opera di Dio? Possiamo però attenderci che lo Spirito Santo ci benedica in modo speciale aiutandoci nella nostra crescita cristiana. Se tu sei un cristiano, lo Spirito opera in te quando testimoni al battesimo di altri.

Commento alla D/R 74

Negli ultimi decenni, molti cristiani evangelici si sono ritrovati nella comune confessione della sovranità di Dio nella salvezza. E' ora comune, per esempio, trovare Battisti e Presbiteriani che lavorano assieme per creare nuove chiese locali, inviare missionari, evangelizzare e operare in molte aree della diaconia, sotto la comune persuasione che è il Signore Iddio ad eleggere a salvezza ed a portare irresistibilmente coloro che Gli appartengono alla fede in Cristo.

Nonostante questo lodevole sviluppo, rimangono sostanziali differenze fra coloro che altrimenti sono uniti da una soteriologia riformata (la dottrina della salvezza) nella loro rispettiva concezione di chi siano i soggetti appropriati del Battesimo. I presbiteriani battezzano non solo i credenti professanti che non siano mai stati prima battezzati, ma anche i figli che sono sotto la loro responsabilità. Battisti, però, battezzano solo coloro che professano fede in Cristo. Essi non applicano il segno del patto ai figli di genitori credenti se non quando essi stessi confessino personalmente la loro fede.

Sebbene la tradizione cristiana non sia la base su cui ci si appoggia per difendere la concezione presbiteriana, vale la pena di notare che la vasta maggioranza dei cristiani professanti attraverso la storia ha battezzato non solo i convertiti adulti, ma anche i figli che sono sotto loro responsabilità. La D/R 74 del Catechismo di Heidelberg pure afferma la concezione tradizionale presbiteriana sul Battesimo. Alla fin fine, però, questa è la domanda fondamentale che dobbiamo porci: "La concezione presbiteriana è fedele all'insegnamento delle Scritture?". Fondati sull'intero canone delle Sacre Scritture, il movimento presbiteriano risponde un chiaro sì. La concezione presbiteriana del battesimo dei figli di genitori credenti è radicata, in ultima istanza, nelle promesse di Dio stabilite nella Sua Alleanza, le quali riguardano non solo i credenti adulti, ma anche la loro discendenza. Come vediamo nel testo biblico dal quale siamo partiti quest'oggi, il nostro Creatore stabilì il Suo patto con Abraamo e la sua discendenza per tutte le generazioni (Genesi 17:7). Le benedizioni conseguenti dal'essere separati dal mondo e consacrati a Dio, come pure dall'udire la Sua Parola, infatti, non erano limitate a coloro che avevano fatto "la loro decisione di seguire Jahvè", ma queste benedizioni appartenevano pure ai bambini degli adulti membri dell'Antico Patto,. La Circoncisione, il segno dell'iniziazione nell'Alleanza, era quindi eseguita ai credenti adulti ed ai loro bambini (vv. 9-14).

In Romani 4, l'Apostolo si avvale di Abraamo per illustrare il patto di grazia di Dio. Così come questo patto con Abraamo continua in Cristo, le promesse del Patto appartengono agli adulti credenti in Cristo ed ai loro figli (Atti 2:1-41). Perché, allora, non dovremmo impartire il segno dell'iniziazione nel nuovo Patto - il Battesimo - pure ai figli dei credenti del nuovo Patto?

La chiesa non è infallibile, ma la chiesa è saggia. Noi dovremmo, quindi, prendere seriamente la sua tradizione e guida. Nella questione del Battesimo, la tradizione della chiesa nella sua stragrande maggioranza sostiene il battesimo dei cristiani adulti e dei figli sotto la loro responsabilità. In sé stesso, la cosa non rende necessariamente giusta questa pratica, ma esige che coloro che infrangono questa tradizione siano loro a doversi giustificare, perché da lunghissimo tempo la chiesa ha compreso che la Bibbia insegna come si debbano battezzare i figli di genitori credenti.

Comprendere in che modo Dio consideri i figli dei credenti può aiutarci nel determinare se essi debbano o non debbano ricevere il segno del Battesimo, legato così com'è all'Alleanza. Tutt'attraverso la storia della redenzione il Signore ha sempre chiamato il Suo popolo ad apporre un contrassegno su coloro che sono messi a parte, riservati a Lui. Nell'Antico Testamento gli israeliti maschi erano circoncisi per indicare la separazione della nazione di Israele dal mondo (Genesi 17). Aaronne ed i sacerdoti erano consacrati (unti) con olio quando venivano ordinati al loro speciale servizio (Levitico 8). Davide era pure stato consacrato con olio per metterlo a parte come re di Israele (1 Samuele 16:13).

Ne consegue che pure il popolo di coloro che sono legati a Dio dall'Alleanza debba contrassegnare i figli dei credenti come appartenenti a Lui in modo speciale. Il testo biblico di oggi, infatti, ci dice che il nostro Creatore considera i figli dei credenti come santi - separati da quelli del mondo (1 Corinzi 7:14). Notate come questo non significhi che i figli dell'Alleanza siano automaticamente salvati dalle conseguenze del peccato. Nello stesso versetto Paolo dice che il partner non credente è "santificato" dall'essere legato ad un credente, ma certamente egli non afferma che il non credente, sposando un credente, riceva in questo modo un "biglietto gratuito" per il Cielo. Questo è il grande apostolo della giustificazione per sola fede, il quale sempre afferma chiaramente come la salvezza esiga fede personale del Signore Gesù Cristo (Galati 2:15-16),

Il significato essenziale di "santificato" è "messo a parte", e Dio può mettere a parte per un uso particolare chiunque, anche ciò che non è in grado di confidare in Lui (Esodo 28:2; 29:34; Levitico 6:27 19::24). Allo stesso modo, quando Paolo parla dei figli, discendenza naturale, del Suo popolo, come santi, egli dice semplicemente che essi sono separati dal mondo e non considerati allo stesso modo di coloro che non fanno parte dell'Alleanza. Giovanni Calvino, commentando il nostro testo di oggi, afferma: "I figli dei pii sono separati dagli altri da una sorta di privilegio esclusivo, tanto da essere considerati nella Chiesa come santi". Essendo così messi a parte, consacrati, i figli di coloro che appartengono al popolo di Dio godono dei privilegi e benedizioni della comunità cristiana come, per esempio, quello di poter udire la Parola di Dio. "Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù" (2 Timoteo 3:14.16).

E' così che pure essi hanno responsabilità maggiori di coloro che non appartengono alla comunità dell'Alleanza. Se essi non giungeranno mai ravvedimento e fede, essi soffriranno un castigo maggiore di coloro che non sono nati da genitori credenti e non hanno mai fatto parte della chiesa (Luca 12:35-48). Il privilegio del Cielo appartiene solo a quei figli del popolo di Dio che vivono la loro responsabilità di ravvedersi e di credere.

Il movimento presbiteriano crede che la chiesa operi una distinzione fra i figli dei credenti e quelli dei non credenti. Se credete o meno che i figli dei credenti debbano essere battezzati, tutti concordiamo sul fatto che Dio si aspetti di più da coloro che sono educati nell'ambito di una famiglia cristiana rispetto a coloro che non crescono sotto l'Evangelo. "A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto; e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà" (Luca 12:48). Rammentiamo questo ai nostri figli e chiamiamoli a ravvedersi ed a credere all'Evangelo.

Gli evangelici riformati che affermano la legittimità del battesimo dei figli dei credenti lo fanno soprattutto sulla base della loro concezione della continuità ed identità del popolo di Dio attraverso la storia. Il battesimo dei figli dei credenti, infatti, è il contrassegno della continuità fra il popolo dell'antico patto e quello del nuovo. Il nostro Signore, infatti, ha un solo popolo: tutti coloro che ne fanno parte sono salvati sulla base dell'opera di Cristo attraverso la loro fiducia nelle promesse di Dio, sia che vivessero prima che dopo l'avvento del Salvatore (Romani 4:1-12; Galati 3:15-29).

La mancanza, quindi, di un esempio incontrovertibile nel Nuovo Testamento di battesimo di bambini, non è una forte evidenza dirimente contro questa pratica. Il battesimo di un intero gruppo familiare in Atti 16:11-15 e 1 Corinzi 1:16 testimonia del fatto che verosimilmente fossero pure battezzati quei bambini che ne facevano parte. Così come la comunità veterotestamentaria includeva adulti con i loro figli, così lo fa quella del Nuovo Testamento. Se il segno di iniziazione nell'antico patto (la circoncisione) identificava i figli del patto, così il segno di iniziazione del nuovo patto (il Battesimo) identifica oggi i figli del patto. Di fatto, se il Nuovo Testamento probabilmente manca di un esempio incontestabile di pedobattismo, questo è dovuto dall'essere stato scritto principalmente da ebrei etnici che avevano confidato in Cristo. Quegli scrittori sapevano che i figli dei credenti sono messi a parte per appartenere anch'essi al Signore. Dio aveva loro detto, migliaia d'anni prima, di contrassegnare i loro figli per consacrarli a Dio attraverso la circoncisione (Genesi 17) ed essi erano abituati ad applicare ai loro figli un segno visibile di appartenenza al popolo del patto. Essi avrebbero facilmente e giustamente ragionato come il Battesimo, che adempie alla circoncisione (Colossesi 2:11-13), è di fatto il modo previsto dal nuovo patto per ubbidire all'antico comando di Dio di contrassegnare i figli del popolo del patto.

Il dibattito sul sacramento dell'iniziazione al patto era così acceso nella chiesa del primo secolo che Dio aveva dovuto rivelare chiaramente come il segno fosse passato dalla circoncisione al Battesimo (Atti 15; Galati 3; Colossesi 2:11-13). A causa di Genesi 17 e di secoli di tradizione, gli ebrei cristiani avrebbero avuto bisogno di un chiaro comando da parte di Dio per credere che essi non avrebbero dovuto applicare il nuovo sacramento dell'iniziazione ai loro figli. Se Dio avesse inteso un cambiamento così radicale, quasi certamente Egli avrebbe dato tali istruzioni. Questa linea argomentativa, quando include le altre evidenze che già abbiamo discusso, ci conduce a concludere che i figli dei credenti debbano essere battezzati.

Coloro che non battezzano i bambini devono necessariamente considerare la comunità del nuovo patto come una comunità nella quale i figli dei credenti, prima della loro conversione, non abbiano alcuno stato particolare. Questo rende la comunità del nuovo patto come qualcosa di completamente differente dalla comunità dell'antico patto, segnata da un individualismo inaudito, e ci rende difficile vedere come Dio possa considerare i figli dei credenti come particolarmente benedetti prima della loro conversione (1 Corinzi 7:14). Le nostre concezioni della chiesa e del Battesimo sono intimamente connesse.


indice - domenica 28, 29, 30

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