Credo-02

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Indice dei Credo antichi


[edit] Simbolo niceno-costantinopolitano

Il Simbolo niceno-costantinopolitano, detto anche Credo niceno-costantinopolitano è una formula di fede relativa all'unicità di Dio, alla natura di Gesù e, implicitamente, pur senza usare il termine, alla Trinità delle persone divine. Composta originariamente dalla formulazione approvata al Primo concilio di Nicea (325) a cui vennero aggiunti ampliamenti, relativamente allo Spirito Santo, nel primo concilio di Costantinopoli. Esso fu redatto a seguito delle dispute che attraversavano la chiesa del IV secolo, soprattutto a causa delle teorie cristologiche di Ario, prete di Alessandria.

Il simbolo niceno-costantinopolitano viene largamente utilizzato nella liturgia cristiana. Questo Simbolo viene infatti recitato durante la messa. Nelle Chiese occidentali viene generalmente utilizzata una versione diversa per l'aggiunta del cosiddetto filioque ("procede dal Padre e dal Figlio"), mentre in Oriente si utilizza la formulazione più antica. La disputa sul filioque fu una delle ragioni dello scisma d'Oriente, addotta dal patriarca di Costantinopoli Fozio nel conflitto con il papa. L'aggiunta della clausola del filioque nel Credo Costantinopolitano compare per la prima volta nell'VIII secolo per opera di Paolino di Aquileia. L'uso di recitare il Credo con questa aggiunta sarebbe stato concesso da papa Leone III per le pressioni di Carlo Magno, ma il termine si impose nel rito romano soltanto nell'XI secolo quando fu approvato da Benedetto VIII su richiesta di Enrico II di Germania, per l'aiuto da questi ricevuto contro l'Antipapa rivale Gregorio. La dottrina della duplice processione dello Spirito Santo è tipicamente occidentale, sia nella chiesa cattolica latina che nelle maggiori chiese protestanti.


Crediamo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le visibili e di quelle invisibili.

E in un solo Signore Gesù Cristo,figlio unigenito di Dio,generato dal Padre prima di tutti i secoli,luce da luce, Dio vero da Dio vero; generato, non creato, della stessa sostanza del Padre, per mezzo del quale sono state fatte tutte le cose. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, prese carne dallo Spirito Santo e da Maria vergine, e divenne uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,fu sepolto e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, salì al cielo, si sedette alla destra del Padre; verrà nuovamente nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

Crediamo anche nello Spirito Santo, che è signore e dà vita, che procede dal Padre e dal Figlio; che col Padre e col Figlio deve essere adorato e glorificato, ed ha parlato per mezzo dei profeti. Crediamo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Crediamo un solo battesimo per la remissione dei peccati, e aspettiamo la risurrezione dei morti, e la vita nel secolo futuro. Amen.

[solo in Nicea:]

Coloro poi che dicono: "C'era (un tempo) quando (Gesù) non c'era", e: "Prima di essere generato non c'era", e che dal non essente fu generato o da un'altra persona o essenza dicono essere o creato, o trasformabile o mutevole il Figlio di Dio, (costoro li) anatematizza la Chiesa cattolica.

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