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[edit] 26. LA COMUNIONE DEI SANTI

1. Tutti i santi che sono uniti a Gesù Cristo loro capo mediante il suo Spirito e per fede, hanno comunione con Lui nelle sue grazie, sofferenze, morte, risur­rezione, e gloria (497). Essendo uniti l'uno con l'altro nell'amore, essi godono della comunione dei rispettivi doni e grazie (498). Ad essi compete l'espletamen­to di tutti quei doveri pubblici e privati, che possono contribuire al bene comune, sia spiritualmente che materialmen­te (499).

  • (497) "...quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo" (1 Giovanni 1:3); "...affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio" (Efesini 3:16‑19); "Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia"" (Giovanni 1:16); "...anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù" (Efesini 2:5-6); "Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte" (Filippesi 3:10); "Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato" (Romani 6:5-6); "...se abbiamo costanza, con lui anche regneremo" (2 Timoteo 2:12).
  • (498) "...ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore" (Efesini 4:15-16); "Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune ... Nessuno dunque si vanti degli uomini, perché tutto vi appartiene. Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, le cose presenti, le cose future, tutto è vostro! ... E voi siete di Cristo; e Cristo è di Dio" (1 Corinzi 12:7; 3:21,22,23); "...senza attenersi al Capo, da cui tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme mediante le giunture e i legamenti, progredisce nella crescita voluta da Dio" (Colossesi 2:19).
  • (499) "Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate ... Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti" (1 Tessalonicesi 5:11,14); "Infatti desidero vivamente vedervi per comunicarvi qualche dono, affinché siate fortificati; o meglio, perché quando sarò tra di voi ci confortiamo a vicenda mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io ... Io sono debitore verso i Greci come verso i barbari, verso i sapienti come verso gli ignoranti" (Romani 1:11-12,14); "Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli. Ma se qualcuno possiede dei beni di questo mondo e vede suo fratello nel bisogno e non ha pietà di lui, come potrebbe l'amore di Dio essere in lui? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità" (1 Giovanni 3:16‑18); "Così dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede" (Galati 6:10).

2. I santi, secondo la professione della loro fede, sono tenuti a mantenere una santa comunione nel culto che a Dio deve essere reso, nonché nell'eserci­zio di altri servizi spirituali che promuovono la loro reciproca edificazio­ne (500). Devono anche darsi l'un l'altro sollievo materiale a seconda dei diversi bisogni e possibilità. Questa comunione, a seconda che Dio ne offra l'opportu­nità, deve essere estesa a tutti coloro che in ogni luogo invocano il nome del Signore Gesù (501).

  • (500) "Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno" (Ebrei 10:24-25); "Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere ... E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore" (Atti 2:42,46); "Molti popoli vi accorreranno, e diranno: «Venite, saliamo al monte del SIGNORE, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri». Da Sion, infatti, uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del SIGNORE" (Isaia 2:3); "Quando poi vi riunite insieme, quello che fate, non è mangiare la cena del Signore" (1 Corinzi 11:20).
  • (501) "Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune" (Atti 2:44); "Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui" (1 Giovanni. 3:17); "Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventar ricchi" (2 Corinzi 8:9); "I discepoli decisero allora di inviare una sovvenzione, ciascuno secondo le proprie possibilità, ai fratelli che abitavano in Giudea. E così fecero, inviandola agli anziani, per mezzo di Barnaba e di Saulo" (Atti 11:29-30).

3. La comunione che i santi hanno con Cristo non li rende in alcun modo né partecipi della sostanza della sua deità, né uguali in alcun modo a Cristo: affermare questo sarebbe empio e blasfemo (502). Nemmeno potrà la comunione che l'uno ha con l'altro togliere o violare il diritto di ognuno ai suoi beni o proprietà (503).

  • (502) "Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato. Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza" (Colossesi 1:18-19); "...tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo" (1 Corinzi 8:6); "Io sono il SIGNORE; questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli" (Isaia 42:8); "...la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, il solo che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen" (1 Timoteo 6:15-16); "Tu ami la giustizia e detesti l'empietà. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto d'olio di letizia; ti ha preferito ai tuoi compagni" (Salmi 45:7); "...parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Tu hai amato la giustizia e hai odiato l'iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni»" (Ebrei 1:8-9).
  • (503) "Non rubare" (Esodo 20:15); "Se questo non si vendeva, non restava tuo? E una volta venduto, il ricavato non era a tua disposizione? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio" (Atti 5:4).



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