Cfw-19

From Diwygiad

18 - indice - 20


[edit] 19. LA LEGGE DI DIO

1. Dio diede ad Adamo una legge contenuta in un patto d'opere, per la quale Egli vincolò lui e tutta la sua discendenza, ad un'obbedienza personale, intera, rigorosa e perpetua, con una promessa di vita se vi avessero adempiuto, ed una minaccia di morte se l'avessero violata. Contemporaneamente fu data ad Adamo la forza e la capacità di adempier­vi (361).

  • (361) "E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò ... ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti" (Genesi 1:26-27; 2:17); "Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono ... Mosè infatti descrive la giustizia che viene dalla legge così: L'uomo che la pratica vivrà per essa ... Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato ... Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti" (Romani 2:14-15; 10:5; 5:12,19); "Quelli invece che si richiamano alle opere della legge, stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle. E che nessuno possa giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto che il giusto vivrà in virtù della fede. Ora la legge non si basa sulla fede; al contrario dice che chi praticherà queste cose, vivrà per esse" (Galati 3:10-12); "Vedi, solo questo ho trovato: Dio ha fatto l'uomo retto, ma essi cercano tanti fallaci ragionamenti" (Ecclesiaste 7:29); "e disse all'uomo: «Ecco, temere Dio, questo è sapienza e schivare il male, questo è intelligenza»" (Giobbe 28:28).

2. Questa legge, dopo la sua caduta, continua a rappresenta­re una regola per­fetta di giustizia e, come tale, fu data da Dio sul monte Sinai nei dieci coman­damenti, e scritta su due tavole (362). I primi quattro comandamenti contengono il nostro dovere verso Dio, e gli altri sei il nostro dovere verso l'uo­mo (363).

  • (362) "Così anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via? ... Certo, se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene .... Poiché chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto ... Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà" (Giacomo 2:25; 2:8,10‑12); " Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso" (Romani 13:8-9); "Potrai esigerlo dallo straniero; ma quanto al tuo diritto nei confronti di tuo fratello, lo lascerai cadere ... Il Signore scrisse su quelle tavole la stessa iscrizione di prima, cioè i dieci comandamenti che il Signore aveva promulgati per voi sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell'assemblea. Il Signore me li consegnò" (Deuteronomio 15:3; 10:4); "Aveva detto a Mosè: «Sali verso il Signore tu e Aronne, Nadab e Abiu e insieme settanta anziani d'Israele; voi vi prostrerete da lontano" (Esodo 24:1).
  • (363) "Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti»" (Matteo 22:37‑40).

3. Oltre a questa legge, chiamata generalmente la legge morale, piacque a Dio di dare al popolo di Israele, come ad una chiesa minorenne, delle leggi cerimo­niali che contenevano diverse ordinanze con significato tipologico. Queste ordinanze riguardavano in parte il culto, ed in esse era prefigurato Cristo con i suoi attributi, le sue qualità, le sue azioni, le sue sofferenze, i suoi bene­fici (364). Inoltre esse davano istruzioni intorno ai doveri morali (365). Tutte queste leggi cerimoniali sono state abrogate sotto il Nuovo Testamen­to (366).

  • (364) "Avendo infatti la legge solo un'ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non ha il potere di condurre alla perfezione, per mezzo di quei sacrifici che si offrono continuamente di anno in anno, coloro che si accostano a Dio" (Ebrei 10:1); "Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto; ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo" (Galati 4:1‑3); "...tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo!" (Colossesi 2:17). Leggere Ebrei 9.
  • (365) "Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!" (1 Corinzi 5:7); "Perciò uscite di mezzo a loro e riparatevi, dice il Signore, non toccate nulla d'impuro. E io vi accoglierò" (2 Corinzi 6:17); "....altri salvateli strappandoli dal fuoco, di altri infine abbiate compassione con timore, guardandovi perfino dalla veste contaminata dalla loro carne" (Giuda 23).
  • (366) "annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; avendo privato della loro forza i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo. Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati: tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo!" (Colossesi 2:14-17); "Egli stringerà una forte alleanza con molti per una settimana e, nello spazio di metà settimana, farà cessare il sacrificio e l'offerta; sull'ala del tempio porrà l'abominio della desolazione e ciò sarà sino alla fine, fino al termine segnato sul devastatore" (Daniele 9:27); "...annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia" (Efesini 2:15-16).

4. Al popolo di Israele, come società civile, Egli diede pure diverse leggi giu­diziarie che non sono più in vigore da quando gli ebrei cessarono di essere una nazione. Nessuno è più ora tenuto alla loro osservanza, benché i loro principi generali di giustizia siano ancora validi in campo mora­le (367).

  • (367) "Non saràAvete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; 39 ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli" (Genesi 49:10); "State sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del Signore: sia al re come sovrano, sia ai governatori come ai suoi inviati per punire i malfattori e premiare i buoni" (1 Pietro 2:13-14); "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento ... Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra" (Matteo 5:17,38-39); "Io non dico questo da un punto di vista umano; è la Legge che dice così. Sta scritto infatti nella legge di Mosè: Non metterai la museruola al bue che trebbia. Forse Dio si dà pensiero dei buoi? Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu scritto per noi. Poiché colui che ara deve arare nella speranza di avere la sua parte, come il trebbiatore trebbiare nella stessa speranza" (1 Corinzi 9:8‑10). Leggere anche Esodo 21 e 22:1-29.

5. La legge morale è vincolante per tutti, giustificati o no (368), e non soltanto in considerazione del suo contenuto, ma anche per rispetto all'autorità di Dio creatore che l'ha data (369). Cristo, nell'Evangelo, non annulla in nessun modo questa legge, anzi, rafforza notevolmente il nostro obbligo di osservar­la (370).

  • (368) "Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore" (Romani 13:8-10); "Onora tuo padre e tua madre: è questo il primo comandamento associato a una promessa" (Efesini 6:2); "Da questo sappiamo d'averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco» e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato. Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto fin da principio. Il comandamento antico è la parola che avete udito. E tuttavia è un comandamento nuovo quello di cui vi scrivo, il che è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e la vera luce già risplende" (1 Giovanni 2:3-8).
  • (369) "Poiché chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto; 11 infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere. Ora se tu non commetti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della legge" (Giacomo 2:10-11).
  • (370) "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli" (Matteo 5:17‑19); "Certo, se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene" (Giacomo 2:8); "Togliamo dunque ogni valore alla legge mediante la fede? Nient'affatto, anzi confermiamo la legge" (Romani 3:31).

6. I veri credenti non sono sotto la legge intesa come un patto basato sulle opere, per essere da essa giustificati o condannati (371). Tuttavia essa è loro molto utile come agli altri, perché come regola di vita li informa della volontà di Dio e del loro dovere, guidandoli ed impegnandoli a camminare conformemen­te ad essa (372). Inoltre essa rivela le contaminazioni peccaminose della loro natura, cuore e vita (373), in modo che essi, usandola per illuminare la loro coscienza, possano giungere ad una maggiore convinzione e ad un maggiore odio del peccato (374), ad una maggiore umiliazione per averlo commesso e ad una consapevole­zza maggiore del loro bisogno di Cristo e della perfezione della sua obbedien­za (375). Inoltre la legge è utile ai rigenerati per contenere la propria natura corro­tta in quanto essa vieta il peccato (376). Le minacce della legge servono a mostrare ciò che i peccati meritano e le afflizioni che essi causano in questa vita anche a chi è stato liberato dalla maledizione e dal rigore della legge (377). Allo stesso modo le promesse della legge mostrano ai credenti che Dio approva l'obbedienza, e quali benedizioni possano attendersi quando l'osser­vano (378). Non ricevono queste benedizioni per aver osservato la legge come un patto basato sulle opere (379). Se un uomo fa il bene e si ritira dal male soltanto perché la legge incoraggia il bene e scoraggia il male, ciò non vuol dire che egli sia sotto la legge e non sotto la gra­zia (380).

  • (371) "Il peccato infatti non dominerà più su di voi poiché non siete più sotto la legge, ma sotto la grazia" (Romani 6:14); ".... sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno» ... Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno ... Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, 5 per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli" (Galati 2:16; 3:13; 4:4-5); "...e che per lui chiunque crede riceve giustificazione da tutto ciò da cui non vi fu possibile essere giustificati mediante la legge di Mosè" (Atti 13:39); "Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8:1).
  • (372) "Così la legge è santa e santo e giusto e buono è il comandamento ... Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio ... Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato" (Romani 7:12,22,25); "Frecce acute di un prode, con carboni di ginepro. Me infelice: abito straniero in Mosoch, dimoro fra le tende di Cedar! Troppo io ho dimorato con chi detesta la pace" (Salmi 119:4‑6) "La circoncisione non conta nulla, e la non circoncisione non conta nulla; conta invece l'osservanza dei comandamenti di Dio" (1 Corinzi 7:19); "Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è legge" (Galati 5:14‑23).
  • (373) "Che diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, né avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non desiderare ... Infatti in virtù delle opere della legge nessun uomo sarà giustificato davanti a lui, perché per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato" (Romani 7:7; 3:20).
  • (374) "Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio ... Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla" (Giacomo 1:23‑25); "...e io un tempo vivevo senza la legge. Ma, sopraggiunto quel comandamento, il peccato ha preso vita ... Sappiamo infatti che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato ... Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?" (Romani 7:9,14,24).
  • (375) "Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede" (Galati 3:24); "Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato ... Essa sarà dunque chiamata adultera se, mentre vive il marito, passa a un altro uomo, ma se il marito muore, essa è libera dalla legge e non è più adultera se passa a un altro uomo. Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla legge, per appartenere ad un altro, cioè a colui che fu risuscitato dai morti, affinché noi portiamo frutti per Dio" (Romani 7:24-25; 7:3-4).
  • (376) "Poiché colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge" (Giacomo 2:11); "Ho trattenuto i miei piedi da ogni sentiero malvagio, per osservare la tua parola ... Mediante i tuoi precetti io divento intelligente; perciò detesto ogni doppiezza ... Per questo ritengo giusti tutti i tuoi precetti e odio ogni sentiero di menzogna" (Salmi 119:101,104,128).
  • (37­7) "Ora, dopo tutto quello che ci è accaduto a causa delle nostre azioni malvagie e delle nostre grandi colpe, poiché tu, nostro Dio, ci hai puniti meno severamente di quanto le nostre colpe avrebbero meritato, e hai conservato di noi un residuo come questo, dovremmo di nuovo violare i tuoi comandamenti e imparentarci con questi popoli abominevoli? La tua ira non s'infiammerebbe forse contro di noi fino a consumarci e a non lasciar più né residuo né superstite?" (Esdra 9:13-14); "Se i suoi figli abbandonano la mia legge e non camminano secondo i miei ordini, se violano i miei statuti e non osservano i miei comandamenti, io punirò il loro peccato con la verga e la loro colpa con percosse; ma non gli ritirerò la mia grazia e non verrò meno alla mia fedeltà. Non violerò il mio patto e non muterò quanto ho promesso" (Salmi 89:30‑34).
  • (378) "E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo" (2 Corinzi 6:16); "Onora tuo padre e tua madre (questo è il primo comandamento con promessa) affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra" (Efesini 6:2-3); "Ma gli umili erediteranno la terra e godranno di una gran pace" (Salmi 37:11); "Beati i mansueti, perché erediteranno la terra" (Matteo 5:5); "Anche il tuo servo è da essi ammaestrato; v'è gran ricompensa a osservarli" (Salmi 19:11). Leggere Levitico 26:1-14.
  • (379) "...sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato" (Galati 2:16); "Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: "Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare"" (Luca 17:10).
  • (380)­ "Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia" (Romani 6:12-14); "Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno, misericordiosi e umili; ... perché gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti alle loro preghiere; ma la faccia del Signore è contro quelli che fanno il male»" (1 Pietro 3:8‑12); "Chi è l'uomo che desidera la vita e che brama lunghi giorni per poter gioire del bene? Trattieni la tua lingua dal male e le tue labbra da parole bugiarde. Allontànati dal male e fa' il bene; cerca la pace e adoperati per essa. Gli occhi del SIGNORE sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti al loro grido. Il volto del SIGNORE è contro quelli che fanno il male per cancellar dalla terra il loro ricordo" (Salmi 34:12‑16); "Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore! Perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante" (Ebrei 12:28-29).

7. I suddetti modi di usare la legge non sono contrari alla grazia del­l'Evangelo, ma s'accordano perfettamente con essa (381). Infatti lo spirito di Cristo sottomette la volontà dell'uomo e la rende capace di fare liberame­nte e con gioia ciò che la volontà di Dio, rivelata nella legge, esi­ge (382).

  • (381) "La legge è dunque contraria alle promesse di Dio? No di certo; perché se fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora sì, la giustizia sarebbe venuta dalla legge" (Galati 3:21).
  • (382) "Così parla il Signore, DIO: "Poiché il nemico ha detto di voi: 'Ah! ah! queste alture eterne sono diventate nostro possesso!'", tu profetizza e di...'" (Ezechiele 36:27); "...perché egli era ancora nei lombi di suo padre, quando Melchisedec incontrò Abraamo" (Ebrei 7:10); "Labano dunque entrò nella tenda di Giacobbe, nella tenda di Lea e nella tenda delle due serve, ma non trovò nulla. Uscito dalla tenda di Lea, entrò nella tenda di Rachele" (Genesi 31:33).




18 - indice - 20

Personal tools