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D. 22. Tutta l'umanità è decaduta in quella prima trasgressione?

R. Sì, infatti, Dio stabilì con Adamo un patto non solo con lui individualmente, ma con lui in quanto persona pubblica (rappresentante) dell'intera umanità che da lui sarebbe discesa per generazione ordinaria (la sua posterità). Perciò con Adamo, con la sua prima trasgressione, tutta l'umanità peccò in lui e decadde in lui.

Riferimenti biblici

  • L'unità organica del genere umano, "tratti da uno solo", tutti "figli di Adamo". "Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione" (Atti 17:26).
  • Adamo costituito da Dio rappresentante legale, "capo federale" del genere umano, cosicché i suoi atti hanno determinato tutti noi. "Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai»" (Genesi 2:16-17) cfr. Romani 5:12-21.
  • Adamo, come Cristo, è "persona pubblica", "capo federale". "Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati" (1 Corinzi 15:21-22).

Commento

La rappresentanza è il concetto giuridico mediante il quale si indica la facoltà data ad un individuo di agire in nome e per conto di altri. Abbiamo, per esempio, il rappresentante legale che gestisce gli interessi di chi non ha la capacità giuridica o pratica di amministrarli direttamente (come i minori rappresentati dai loro genitori o tutore, oppure persone incapaci rappresentate da una persona a questo scopo legalmente designata); l'avvocato difensore che, in un processo, parla a nome e per conto di un imputato; il rappresentante politico, eletto o nominato, che agisce in nome e per conto dei suoi rappresentati; l'ambasciatore che rappresenta, in varie istanze, il proprio governo o nazione. A seconda del particolare sistema politico, il parlamento e il governo di una nazione, oppure un monarca, rappresenta i suoi cittadini o sudditi, alle cui decisioni od azioni essi sono vincolati. La rappresentanza è regolata in modo diverso a seconda del contesto, dei luoghi o dei tempi.

A livello terminologico si parla, perciò, di un "rappresentante" che agisce "per conto" (nell'interesse) di un altro soggetto (il "rappresentato") e nei confronti di un terzo, e si distingue in: rappresentanza individuale o collettiva, di interessi e di volontà, organica e soggettiva nonché legale e volontaria. La "rappresentanza collettiva" è la rappresentanza il cui interesse è "collettivo", cioè appartenente a una molteplicità di individui. Essa si distingue in "generale" (quella il cui interesse è "universale", cioè appartenente alla totalità dei componenti della collettività), oppure "speciale" (quella il cui interesse è "particolare", cioè appartenente a una parte dei componenti della collettività.

Il concetto di rappresentanza è centrale nella rivelazione biblica. I rapporti della creatura umana con Dio sono regolati, infatti, da un preciso ordinamento giuridico sovranamente stabilito da Dio stesso, nel quale il Patto o Alleanza (detto anche impropriamente Testamento) assume un ruolo determinante. In questo contesto l'Individuo ha valore relativo e prevale il concetto di collettività, sia in quanto insieme del genere umano che di popolo (il popolo di Dio, quello che Dio ha eletto come Sua proprietà particolare). Nella rivelazione biblica troviamo come il Signore Iddio tratti con l'umanità sulla base del principio di rappresentanza sia nell'ambito del Patto d'opere che nell'ambito del Patto di grazia.

E' così che Dio nella storia sovranamente Dio costituisce Adamo (la prima creatura umana) rappresentante legale (o "capo") dell'intero genere umano, nell'ambito del patto d'opere, tanto che ciò che egli fa o dice lo fa a nome e per conto dell'intera umanità.

L'apostolo Paolo descrive la rappresentanza di Adamo e le sue conseguenze nella lettera ai Romani: "Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge. Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la trasgressione di uno solo, molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti. Riguardo al dono non avviene quello che è avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato; perché dopo una sola trasgressione il giudizio è diventato condanna, mentre il dono diventa giustificazione dopo molte trasgressioni. Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti. La legge poi è intervenuta a moltiplicare la trasgressione; ma dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata, affinché, come il peccato regnò mediante la morte, così pure la grazia regni mediante la giustizia a vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore" (Romani 5:12-21).

Le conseguenze della trasgressione di Adamo riguardano "l'intera umanità che da lui sarebbe discesa per generazione ordinaria", vale a dire tutta l'umanità con l'eccezione di Gesù Cristo. Gesù Cristo, infatti, benché discenda in quanto uomo da Adamo, non è stato generato "per generazione ordinaria", ma nacque dalla vergine Maria per speciale intervento dello Spirito Santo. Si afferma, perciò, che tutta l'umanità - ad eccezione di Gesù Cristo - abbia peccato e sia decaduta con Adamo nella sua prima trasgressione. Il peccato del "primo Adamo" ha comportato la rovina di tutta l'umanità ad eccezione di Colui che il Nuovo Testamento chiama "il secondo Adamo.

ll catechismo parla della "prima trasgressione" di Adamo perché è quella che ha influito sull'intera umanità in quanto infrazione del Patto d'opere. Solo quel primo peccato è imputato o addebitato all'intero genere umano sulla base del Patto d'opere. Il resto dei peccati d'Adamo, commessi più tardi nella sua vita, ne sono altresì la conseguenza e sono stati commessi in quanto persona individuale, non come "capo" o rappresentante del genere umano. La Bibbia non li menziona perché essi non hanno a che fare con noi.

Se il concetto moderno di rappresentanza riguarda la libera scelta da parte nostra di eleggerci un rappresentante politico o legale, questa particolare rappresentanza è determinata dalla sovrana ed insindacabile scelta di Dio che così ha ritenuto opportuno nella Sua sapienza, giustizia e santità.

Siamo consapevoli che, ovviamente, sia per quanto riguarda la figura di Adamo e dello stesso Patto fra Dio e l'essere umano (come pure con il Suo popolo), l'ideologia moderna li considererebbe soltanto "mitologia" o "elaborazioni della fantasia umana" con finalità del tutto "terrene". Noi respingiamo queste "spiegazioni" come condizionate dall'ideologia materialista che le presuppongono. Pur senza pretendere di comprendere in dettaglio ogni cosa che Dio ci ha rivelato nella Sua Parola, ne accogliamo per fede l'insegnamento persuasi della sua immutabilità e sicuri che un giorno la sua verità sarà vendicata e la falsità della presunzione umana sconfessata a sua vergogna.

Approfondimenti

  • Vedi qui articoli sulla teologia del Patto.

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