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D. 10. Quali sono le proprietà personali delle tre persone nell’Essenza divina?

R. E’ proprio del Padre generare il Figlio, e del Figlio essere generato dal Padre, come pure dello Spirito Santo procedere e dal Padre e dal Figlio, da ogni eternità.

Riferimenti biblici

  • Il Padre genera il Figlio. "Infatti, a quale degli angeli disse mai: «Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato»? E di nuovo: «Io gli sarò Padre, ed egli mi sarà Figlio». E ancora, quando introduce il Primogenito nel mondo, dice: «E lo adorino tutti gli angeli di Dio», del Figlio invece dice: «O Dio, il tuo trono è per i secoli dei secoli, lo scettro del tuo regno è scettro di giustizia" (Ebrei 1:5-6,8).
  • Il Figlio è generato dal Padre. "E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi, e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità ... Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere ... Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 1:14; 18; 3:16).
  • Lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio. "Ma quando verrà il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me" (Giovanni 15:26); "Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: «Abba, Padre»" (Galati 4:6).
  • Queste proprietà personali sono esistite dall'eternità. "Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse ... Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo" (Giovanni 17:5,24).

Commento

Il verbo "generare" (da γεννάω, generare, produrre) è quello che nel linguaggio umano più si avvicina per descrivere il rapporto esistente fra Dio Padre e Dio Figlio. Non si tratta però di un generare una volta per sempre, ma di "un flusso" continuo.

In Ebrei 1:5 l'espressione "Oggi ti ho generato" on implica che prima di quel tempo il Figlio non esistesse. Al contrario, nella lettera agli Ebrei, per "oggi" si intende il giorno dell'eternità, come afferma il vers. 8 che dice: "il tuo trono è per i secoli dei secoli". Se il Figlio avesse avuto un inizio temporale, Egli non sarebbe chiamato "Dio". Bisogna osservare come il tempo sia una dimensione che riguarda soltanto la dimensione creata, mentre si parla di una dimensione sovra-temporale.

L'ordine che si usa nel menzionare Padre, Figlio e Spirito Santo è intenzionale, perché la Bibbia parla del Padre come di Colui che opera attraverso il Figlio e lo Spirito Santo. Nella Bibbia quest'ordine non è mai invertito. Essa non dice mai che il Figlio operi attraverso il Padre, o che lo Spirito Santo mandi od operi attraverso il Figlio.

Di fronte alla complessità della realtà trinitaria dobbiamo porci i atteggiamento umile e rispettoso, rendendoci conto che essa è qualcosa che noi possiamo comprendere ed esprimere solo in parte.


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