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D/R 8 - Indice - D/R 10


D. 9. Quante persone vi sono nell’Essenza divina?

R. Nell’Essenza divina vi sono tre persone: il Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo; e queste tre sono un vero ed eterno Iddio, identiche in sostanza, uguali in potere ed in gloria, sebbene distinte per quanto riguarda le loro personali proprietà.

Riferimenti biblici

  • I nomi delle tre Persone divine menzionati assieme. "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 28:19); "La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi" (2 Corinzi 13:13).
  • Il Padre dichiarato essere Dio. "...tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo" (1 Corinzi 8:6).
  • Il Figlio dichiarato essere Dio. "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio ... Io e il Padre siamo uno" (Giovanni 1:1; 10:30); "Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterno" (1 Giovanni 5:20).
  • Lo Spirito Santo dichiarato essere Dio. "Ma Pietro disse: «Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere? Se questo non si vendeva, non restava tuo? E una volta venduto, il ricavato non era a tua disposizione? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio" (Atti 5:3-4).
  • Sebbene vi siano tre Persone, si tratta di un solo Dio. "Quanto dunque al mangiar carni sacrificate agli idoli, sappiamo che l'idolo non è nulla nel mondo, e che non c'è che un Dio solo" (1 Corinzi 8:4); "Non avere altri dèi oltre a me" (Esodo 20:3).
  • Le tre Persone divine sono sostanzialmente identiche. "Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo" (Matteo 11:27); "Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi" (Ebrei 1:3).
  • Le tre persone divine differiscono nelle loro proprietà personali. "Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere ... Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me" (Giovanni 1:18; 15:26).

Commento

La Bibbia lascia intendere che nell'unico e indiviso Dio vi sono tre Persone in rapporto vicendevole, dotate ciascuna di caratteristiche particolari e di specifiche funzioni. Si tratta ciò che la teologia cristiana chiama la santissima Trinità. La concezione cristiana di Dio in quanto Trinità è notoriamente difficile da cogliere nella sua interezza a causa dei limiti della nostra mente di creature di elevarsi a ciò che è infinitamente più ampio e complesso di quanto noi si possa mai intendere. Eppure, è del tutto legittimo, anzi, necessario, riflettere sui dati della Rivelazione e trarne le conseguenze. Si può ben dire che, sebbene la dottrina della Trinità non sia formulata con dogmatica precisione nel Nuovo Testamento, essa vi è però indubbiamente contenuta e presupposta. È il compito della teologia sistematica, infatti, quello di esprimere, formulare e spiegare ciò che le Scritture presuppongono. La teologia è una scienza che, come quelle che si occupano di altri campi dello scibile umano, fanno parte del mandato che Dio ha affidato all'essere umano sin dalla sua creazione, cioè quello di osservare attentamente la realtà, analizzare, distinguere, elaborare e sviluppare per poterne farne uso per la gloria di Dio ed il bene dell'umanità. È il mandato del "dare un nome" a ciò che è rivelato e presentato. Ecco così che quando analizziamo attentamente ciò che Dio rivela di Sé stesso nelle Scritture, anche in questo caso vi diamo un nome, cioè "la santissima Trinità di Dio". Dio lascia alla creatura umana il compito di "dare un nome": per questo la Scrittura non menziona, in quanto tale, il termine "Trinità". Esprimere ciò che vi è contenuto è il legittimo compito che ci è stato affidato.

Alla pretesa dei suoi avversari [ad esempio, gli Unitariani o degli Ariani che la dottrina della Trinità sia "contraria alla ragione", si afferma che essa non è contraria alla ragione, ma superiore alla ragione umana. Inoltre non c'è alcuna contraddizione nella dottrina della Trinità. La dottrina insegna che Dio è uno in un senso e tre in un altro senso, diverso. Egli è uno in quanto sostanza e tre in quanto Persone. Sebbene si ammetta che questo sia un mistero che mette a dura prova la mente umana, esso non implica contraddizioni. Sarebbe contraddittorio se noi affermassimo che Dio è sia uno che tre nello stesso senso, vale a dire se dicessimo che nell'Essere di Dio vi è una sola persona e al tempo stesso tre Persone nell'Essere di Dio. Questo sarebbe assurdo, ma nessun credo cristiano propone una tale concezione della questione.

Sono state proposte delle illustrazioni per farci meglio comprendere il concetto di Trinità, come ad esempio, la stessa sostanza chimica può assumere la forma di acqua, ghiaccio e vapore; oppure il rapporto fra fuoco, luce e calore. Queste ed altre illustrazioni, però, hanno un valore molto limitato e sono di fatto inadeguate. Non c'è in natura, nel creato, un parallelo con l'essenza di Dio. Inoltre, nelle illustrazioni menzionate si parla di distinzioni fisiche non equiparabili ad un rapporto fra persone. Oltre tutto acqua, ghiaccio e vapore non possono essere così nello stesso tempo, mentre Dio è al tempo stesso Padre, Figlio e Spirito Santo, tre Persone distinte ed Una al tempo stesso.

La dottrina della Trinità non è un'astrazione teorica o un gioco intellettuale, ma un concetto che per noi ha rilevantissime implicazioni pratiche. La fede cristiana si regge o cade sulla dottrina della Trinità. La Bibbia rappresenta il piano della redenzione come di un patto fra le Persone della Trinità. Laddove si abbandonasse la dottrina della Trinità, l'intero insegnamento biblico sulla salvezza dovrebbe essere abbandonato. Il concetto di unità nella diversità è pure rilevante nelle implicazioni politiche. Uno stato fondato su principi cristiani, ad esempio, nell'unità della stessa nazione permette e protegge le diversità e le autonomie locali. Nessuna contraddizione in questo, anzi, contravvenire a questo principio vuol dire promuovere la dittatura da una parte e dall'altra l'individualismo egocentrico.


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