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[edit] Elezione e Predestinazione

In questa diversità d’atteggiamenti si deve considerare necessariamente il grande segreto del consiglio di Dio; perché il seme della parola di Dio mette radice e fruttifica solo in quelli che il Signore, mediante la sua elezione eterna, ha predestinati ad essere suoi figlioli ed eredi del Regno dei cieli.

Per tutti gli altri, che per il medesimo consiglio di Dio avanti la fondazione del mondo sono stati riprovati, la chiara ed evidente predicazione della verità non può essere altro che odore di morte a morte.

Ora perché il Signore usa misericordia verso gli uni ed esercita il rigore del suo giudizio verso gli altri?

Dobbiamo lasciare che la ragione di ciò sia conosciuta da Lui soltanto, che non senza motivi plausibilissimi ha voluto tenerla celata a noi tutti. Infatti la rozzezza del nostro spirito non potrebbe sopportare una così grande chiarezza, né la nostra piccolezza comprendere una così grande sapienza. Poiché tutti quelli che tenteranno di elevarsi sin lassù e non vorranno tenere in freno la temerarietà del loro spirito, sperimenteranno la verità del detto di Salomone (Proverbi25:27), che colui che vorrà investigare la maestà sarà oppresso dalla gloria.

Ma solo teniamo per fermo in noi questo, che la dispensazione del Signore, per quanto a noi nascosta, è pur nondimeno santa e giusta; perché se Egli volesse perdere tutto il genere umano, avrebbe diritto di farlo, e in coloro che ritrae dalla perdizione non si può contemplare altro che la sua bontà sovrana. Dunque riconosciamo che gli eletti sono vasi della sua misericordia (come anche lo sono veramente) ed i riprovati vasi della sua ira, che ad ogni modo non è che giusta.

Riconosciamo dagli uni e dagli altri motivo d’esaltare la sua gloria. E d’altro lato non cerchiamo (come fanno molti), per confermare la certezza della nostra salvezza, di penetrare fin dentro il cielo e d’investigare quel che Dio dall’eternità ha deciso di fare di noi (tale pensiero non può che renderci inquieti turbandoci con una miserevole angoscia); ma accontentiamoci della testimonianza, con cui Egli ci ha sufficientemente ed ampiamente confermata questa certezza. Infatti, come in Cristo sono eletti quanti sono stati preordinati alla vita prima della fondazione del mondo, così anche abbiamo in Lui la caparra della nostra elezione se lo riceviamo e accettiamo per fede. Perché, che cosa cerchiamo noi nell’elezione se non d’essere partecipi della vita eterna?

E noi l’abbiamo in Cristo, ch’è stato la vita sin dal principio e ci è offerto per la vita, affinché quanti credono in Lui non periscano, ma abbiano la vita eterna. Se dunque possedendo Cristo per fede abbiamo parimenti la vita in Lui, non abbiamo più bisogno d’investigare oltre l’eterno consiglio di Dio; perché Cristo non è solo uno specchio nel quale ci sia riflessa la volontà di Dio, ma è una caparra per cui la vita ci è come confermata e suggellata.

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