Brevi Indicazioni Su Come Leggere La S. Scrittura Una Volta All’Anno

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Brevi Indicazioni Su Come Leggere La S. Scrittura Una Volta All’Anno Facilmente, Proficuamente e Devotamente


Lewis Bayly (?–1631)



Come la fede è l’anima della preghiera, così la lettura e la meditazione della Parola di Dio ne sono i genitori; quindi, la mattina, prima di fare le tue preghiere, leggi per prima cosa un capitolo della Parola di Dio; poi medita in te stesso quante eccellenti cose puoi ricordartene. Come:

1. I buoni consigli e le esortazioni per fare buone opere e acquistare la santità di vita.

2. Quali minacce di giudizio contro tali e tali peccati; e quali terribili esempi della punizione o vendetta di Dio sopra tali e tali peccatori.

3. Quali benedizioni Iddio promette alla pazienza, alla castità, alla misericordia, alle elemosine, allo zelo per il Suo servizio, alla fede e fiducia in Dio, e alle altre simili virtù Cristiane.

4. Quale liberazione Iddio abbia operato per la sua grazia, e quali benedizioni speciali abbia accordato su coloro che erano suoi sinceri e zelanti servitori.

5. Applica queste cose a te stesso nel tuo cuore, e leggi questi capitoli non come se fossero un discorso di storia, ma come se fossero tante lettere o epistole mandate a te da Dio nel Cielo; Perciocchè tutte le cose, che furono già innanzi scritte, furono scritte per nostro ammaestramento (Rom. xv.4)

6. Leggile, quindi, con riverenza come se Iddio stesso fosse presente e ti parlasse con quelle parole, per incoraggiarti in quelle virtù e dissuaderti da quei vizi: assicurando te stesso che se tali peccati (dei quali hai letto) fossero trovati in te, senza pentimento, le medesime piaghe cadranno su di te; ma se tu pratichi la medesima pietà e le opere virtuose, le medesime benedizioni verranno su di te e i tuoi.

In una parola, riferisci tutto ciò che leggi nella sacra Scrittura, a questi due punti principali: l’uno per confermare la tua fede, o per accrescerti nel ravvedimento. Perché, come sustine et abstine, sopporta e astieniti, era la massima di vita del buon filosofo, così crede et resipisce, credi e ravvediti, è l’intera somma della professione del vero Cristiano. Un capitolo, quindi, letto con intendimento, e meditato con studio, nutrirà e consolerà meglio la tua anima di cinque letti e sorvolati senza fissarne il loro proposito o senso, o senza farne alcun uso per te stesso. Se leggerai in questa maniera tre capitoli ogni giorno–uno al mattino, un altro a mezzogiorno e il terzo di notte (leggendo altrettanti salmi invece di un capitolo), tu leggerai per intero le scritture canoniche in un anno, eccetto sei capitoli, che potresti aggiungere ai doveri dell’ultimo giorno dell’anno.

Nei libri canonici dell’Antico Testamento ci sono 931 capitoli, ma distribuendo i 150 Salmi in 60 parti, ne rimangono 841; i quali aggiunti a 260, il numero dei capitoli del Nuovo Testamento, ammontano a 1101. Dividendo questi per tre in 365, il numero di giorni in un anno, ne rimarranno solo sei, che puoi completare come è prescritto. La lettura della Bibbia in ordine ti aiuterà a comprendere meglio sia la storia che l’intento della sacra Scrittura. E per quanto riguarda gli Apocrifi, non essendo composti che dallo spirito dell’uomo, puoi leggerli a tuo piacimento; ma credi ad essi solo nella misura in cui essi concordano con la Scrittura canonica, che è elaborata dallo Spirito Santo.

Ma potrebbe essere che tu dica che il tuo lavoro non ti consente tutto questo tempo, per leggere un capitolo ogni mattina, ecc. Oh uomo, ricorda che la tua vita è breve, e che tutto questo lavoro non serve che a questa breve vita; ma la salvezza o la dannazione sono eterne! Levati, quindi, ogni mattina un po’ prima; sottrai alla tua carne smarrita un po’ di sonno; ma non derubare la tua anima del suo nutrimento, nè Dio del suo servizio; e servi convenientemente l’Onnipotente finché ne hai il tempo e la salute.

Avendo così letto il tuo capitolo, quando stai per pregare, ricorda che Dio è un Dio di santità (Eso. xxvi.36), della qual cosa egli ci avverte ripetendola così spesso, “Siate santi, perché io sono santo” (Lev. xi.44; xix.2; xx.7). E quando divorò con un improvviso fuoco Nadab e Abihu per avergli offerto incenso con uno strano fuoco (Lev. x.2) – come ai giorni nostri chi offre preghiere con il cuore colmo del fuoco di concupiscenza e malizia – non volle dare alcun’altra ragione del suo giudizio se non questo “Io sarò santificato ne' miei più prossimi” (Lev. x.3). Come se avesse detto, Se non posso essere santificato da quelli che sono miei servi, nel rendermi il servizio con quella santità che devono, io sarò santificato sopra di loro, confondendoli con i miei giusti giudizi, che la loro degenerazione merita. Iddio non può tollerare alcuna volontaria impurità o peccato in coloro che lo servono: “Conciossiachè il Signore Iddio tuo cammini nel mezzo del tuo campo, per salvarti, e per mettere in tuo potere i tuoi nemici; perciò sia il tuo campo santo.”

Sofar in Giobbe dice, “Se tu addirizzi il cuor tuo, E spieghi le palme delle tue mani a lui; Se vi è iniquità nella tua mano, e tu l’allontani da te, E non lasci dimorare alcuna perversità ne’ tuoi tabernacoli” (Gb. xi. 13, 14). Infatti, come Isaia dice, “Perciò, quando voi spiegherete le palme delle mani,” (ossia, con qualunque peccato di cui non siete pentiti) “io nasconderò gli occhi miei da voi; eziandio, quando moltiplicherete le orazioni, io non le esaudirò” (Isa. i. 15). Dunque, prima di pregare, fa’ che Iddio veda che il tuo cuore è dolente per i tuoi peccati, e che la tua mente è risoluta (mediante l’assistenza della sua grazia) a correggere i tuoi falli. E poi, essendoti purificato, e avendo adornato il tuo corpo con le vesti appropriate alla tua chiamata e all’immagine di Dio, che tu porti, chiudi la porta della tua camera, inginocchiati al fianco del tuo letto o in qualche altro posto conveniente, e in modo riverente innalzando il tuo cuore, insieme alle tue mani e occhi, come se fossi alla presenza di Dio, il quale vede l’intima disposizione della tua anima, offri a Dio dall’altare di un cuore contrito, come un sacrificio mattutino, mediante la meditazione di Cristo, queste o simili parole: ... [segue la preghiera mattutina, NdT]


Tratto da La Pratica della Pietà, indicazioni per il Cristiano per camminare in modo da compiacere Dio, Londra 1613 Traduzione originale

La scansione della traduzione italiana del 1720 è disponibile online su riforma.net

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