1 Pietro 3:18-22

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Lo Spirito di Dio predica solo a persone in carne ed ossa

In questo articolo ci proponiamo di comprendere il testo di 1 Pietro 3:18:22, in particolare la porzione notoriamente controversa che dice che Cristo, in spirito, "...andò anche a predicare agli spiriti trattenuti in carcere" (v. 19). Che vuol dire? In che senso?

Il testo è, di fatto, nonostante tutte le speculazioni che sono state fatte al riguardo, molto più semplice di quello che potrebbe apparire. Le peculiarità del linguaggio biblico e la sua traduzione letterale, infatti, può trarre facilmente in inganno.

(18) "Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito". Qui, "reso vivente quanto allo spirito" andrebbe piuttosto reso: "reso vivente dallo Spirito (Santo)" che era in Lui. Per cui (19) "E in esso andò anche a predicare agli spiriti trattenuti in carcere" vale a dire: "Quello stesso Spirito (lo Spirito di Cristo) aveva predicato (l'appello al ravvedimento attraverso Noè) agli spiriti umani (lo spirito di persone in carne ed ossa) tenuti come in carcere dalla dall'accusa di iniquità che era stata loro rivolta da Dio e che, nella Sua pazienza, aveva loro concesso del tempo prorogando l'esecuzione della loro condanna in vista del loro pentimento. Infatti, (20) "che una volta furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, al tempo di Noè, mentre si preparava l'arca, nella quale poche anime, cioè otto, furono salvate attraverso l'acqua". (21) "Quest'acqua era figura del battesimo... ecc.".

Quindi: gli abitanti del mondo anti-diluviano erano stati disubbidienti, e essendo stati accusati delle più flagranti trasgressioni contro Dio, erano stati condannati dalla giusta legge di Dio ad essere distrutti. Il loro castigo, però, era stato ritardato per concedere loro l'opportunità del ravvedimento e quindi del perdono. La pazienza di Dio aveva atteso ben 120 anni, anni che erano stati concessi loro a questo proposito. E' ciò che pure afferma Romani 2:4 in altro contesto: "Disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?". Durante questo tempo, come criminali dei quali è stata provata la colpa, essi sono rappresentati come gente in prigione - persone come "tenuti agli arresti" dalla giustizia divina, che attendeva o il loro ravvedimento o la fine del periodo di proroga dell'esecuzione della condanna.

Che lo Spirito di Dio avesse loro dichiarato apertamente le colpe in cui erano incorsi e li avesse fortemente ripresi, è evidente da Genesi 6:3 "Il SIGNORE disse: «Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l'uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni»". Lo Spirito di Dio (lo stesso Spirito di Cristo) aveva suscitato il giusto Noè che non solo aveva creduto alla Parola di Dio e costruito un'arca di salvezza secondo le istruzioni di Dio, ma che pure predicava alla Sua generazione il giudizio di Dio facendo appello a che essa si ravvedesse: "Per fede Noè, divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, con pio timore, preparò un'arca per la salvezza della sua famiglia; con la sua fede condannò il mondo e fu fatto erede della giustizia che si ha per mezzo della fede" (Ebrei 11:7).

La seconda lettera di Pietro chiama espressamente Noè "predicatore di giustizia": "se non risparmiò il mondo antico ma salvò, con altre sette persone, Noè, predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio su un mondo di empi" (2 Pietro 2:5). Essi, però, non credono alla predicazione di Noè (suscitata dallo Spirito di Dio o di Cristo), il tempo della pazienza di Dio termina ed essi subiscono finalmente la sentenza che era stata loro annunziata se non si fossero ravveduti, mentre Noè e i suoi si salvano.

Alcuni pensano che l'uso che Pietro fa del termine "spiriti" (in carcere) renda improbabile questa interpretazione, dicendo che, invece, si tratti di "spiriti privi di corpo". Questa obiezione, che proviene più che altro da persone influenzate dallo spiritualismo della cultura greca, contrapposto alla concretezza del pensiero ebraico, però, non regge. Il termine "spiriti", infatti, viene pure attribuito a persone viventi in carne ed ossa, ad esempio, in Ebrei 12:23 "...all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti", dove si intende uomini giusti, persone ancora nella chiesa militante. Allo stesso modo l'espressione "Padre degli spiriti" in Ebrei 12:9: "Inoltre abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo forse molto di più al Padre degli spiriti per avere la vita?" indica persone ancora nel corpo, così come Numeri 6:22; 27:16 l'espressione "il Dio degli spiriti di ogni carne" (ND), (reso con: "Dio degli spiriti di ogni creatura", "Dio della vita in ogni essere vivente") significa il Dio di persone in carne ed ossa, non di spiriti privi di corpo.

L'equivoco, quindi, sorge dai termini "spirito - spiriti". Il primo è da intendersi lo Spirito di Dio e di Cristo (con la S maiuscola), mentre con il secondo si intendono "spiriti umani" di persone in carne ed ossa. E' la stessa ambiguità che esiste nel testo di Romani 8:16: "Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio".

Questo testo, quindi, non ha nulla a che fare con l'idea che durante i tre giorni fra la Sua morte e la Sua risurrezione, Cristo sia andato a predicare a spiriti imprigionati nell'oltretomba per dare loro l'opportunità della salvezza. Lo Spirito di Dio, lo Spirito di Cristo, predica l'Evangelo della salvezza, il ravvedimento ed il perdono di Dio, sempre a persone in carne ed ossa, non a "spiriti" in imprecisate regioni dell'aldilà.

Lo stesso testo in altre versioni bibliche

Oltre alle cinque versioni bibliche italiane riportate qui vedasi anche:

  • NTgreco. (18) ὅτι καὶ Χριστὸς ἅπαξ περὶ ἁμαρτιῶν ἀπέθανεν, δίκαιος ὑπὲρ ἀδίκων, ἵνα ὑμᾶς προσαγάγῃ τῷ θεῷ θανατωθεὶς μὲν σαρκὶ ζῳοποιηθεὶς δὲ πνεύματι· (19) ἐν ᾧ καὶ τοῖς ἐν φυλακῇ πνεύμασιν πορευθεὶς ἐκήρυξεν, (20) ἀπειθήσασιν ποτε ὅτε ἀπεξεδέχετο ἡ τοῦ θεοῦ μακροθυμία ἐν ἡμέραις Νῶε κατασκευαζομένης κιβωτοῦ εἰς ἣν ὀλίγοι. τοῦτ’ ἔστιν ὀκτὼ ψυχαί, διεσώθησαν δι’ ὕδατος. (21) ὁ καὶ ὑμᾶς ἀντίτυπον νῦν σῴζει βάπτισμα, οὐ σαρκὸς ἀπόθεσις ῥύπου ἀλλὰ συνειδήσεως ἀγαθῆς ἐπερώτημα εἰς θεόν, δι’ ἀναστάσεως Ἰησοῦ Χριστοῦ, (22) ὅς ἐστιν ἐν δεξιᾷ θεοῦ πορευθεὶς εἰς οὐρανόν ὑποταγέντων αὐτῷ ἀγγέλων καὶ ἐξουσιῶν καὶ δυνάμεων.
  • CEI2008. (17) Se questa infatti è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male, (18) perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. (19) E nello spirito andò a portare l'annuncio anche alle anime prigioniere, (20) che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua. (21) Quest'acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. (22) Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.
  • TILC. (18) Cristo è morto, una volta per sempre, per i peccati degli uomini. Era innocente, eppure è morto per i malvagi, per riportarvi a Dio. Egli è stato ucciso nel corpo, ma lo Spirito di Dio lo ha fatto risorgere. (19) E con la forza dello Spirito egli è andato ad annunziare la salvezza anche agli spiriti imprigionati, (20) cioè a quelli che un tempo non ubbidivano a Dio. Mentre Noè costruiva l'arca, Dio li sopportava con pazienza; ma poi solamente otto persone, otto in tutto, entrarono nell'arca e si salvarono attraverso l'acqua. (21) Quest'acqua era un immagine del battesimo che ora salva voi. Il battesimo non è un lavaggio del corpo, per togliere via lo sporco; è invece un'invocazione a Dio, fatta con buona coscienza. Il battesimo vi salva perché Cristo è risorto. (22) Egli ora si trova in cielo, accanto a Dio, e regna sopra tutti gli angeli, le forze e le potenze celesti.
  • Translators Translation. (18) I say that because Christ died once for the sake of people who have sinned. He was a righteous person who died for unrighteous people. He died in order that he might bring us to God. During the time he had an ordinary body, he was killed, but God’s Spirit caused him to become alive again. (19) The Spirit also helped him as he went to proclaim God’s victory to the evil spirits whom God had imprisoned in the heavens. [or …to proclaim God’s victory to the spirits of those who had died, and who were in the place where the spirits of dead people are]. (20) Long ago, during the time that Noah was building a big boat, those evil spirits disobeyed God when he waited patiently to see if people would turn from their evil behavior. Only a few people were saved in that boat. Specifically, God brought only eight persons safely through the waters of the flood, while all the others drowned in it. (21) That water, by means of which eight people were saved when God punished the other people, represents the water in which we are baptized to show that God has saved us from punishment. The water in which we are baptized does not remove dirt from our bodies. Instead, it shows that we are requesting God to assure us that he has removed our guilt for having sinned. And because Jesus Christ became alive again after he died, we know that God accepted his sacrifice for us and thus was able to remove our guilt. (22) Christ has gone into heaven and is ruling in the place of highest honor, next to God, now that all the evil and powerful spirit beings have been made subject to him.
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